In un contesto generalizzato di sperdimento e di difficoltà percettive e di consapevolezze, che ormai coinvolgono anche i più importanti capisaldi etico-morali ed umanitari, giova sempre fare riferimento ai connotati principali della guerra di aggressione attuata ai danni di una nazione e di un popolo che sono liberi e liberi ed autodeterminati vogliono restare.
L'Ucraina gode, a otto mesi dalla guerra di aggressione e di annientamento del più vasto appoggio internazionale mai registrato in secoli precedenti. Da parte della comunità mondiale che non sempre seppe dare in passato prova di una consapevolezza comune dei diritti conculcati e delle colpe.
Il popolo ucraino sta vincendo politicamente e, come appena considerato, si avvale sempre più della solidarietà della grande maggioranza dei consessi mondiali.
Per realizzare l'obiettivo di restare un Paese libero, l'Ucraina, nonostante gli evidenti successi militari, ha bisogno ancora di aiuti concreti.
La vasta campagna mondiale avviata da febbraio non può né cessare né attenuarsi nella determinazione e nell'intensità.
Si devono intensificare le iniziative dirette a raccogliere e ad inviare aiuti, in qualsiasi forma, al martoriato popolo Ucraino, dei combattenti e della cittadinanza impossibilitata ad abbandonare il proprio paese.
Numerosi sono i canali, anche a Cremona e nel territorio provinciale, attraverso cui la concreta solidarietà si sta estrinsecando.
Importante è anche la mobilitazione indirizzata a polarizzare la testimonianza di condivisione e sostegno alla nazione nei confronti della quale si vuole, con un ignobile atto di guerra che non sta risparmiando nulla del repertorio di efferatezza e disumanità, coartare l'indipendenza e la libertà di opzione del modello di governo.
Il popolo italiano, quasi nella sua interezza, dimostra di interpretare adeguatamente le ragioni e le responsabilità di una crisi che corre il rischio di diventare incontrollabile anche per la coesistenza nel continente europeo e financo mondiale.
Tale campagna di mobilitazione che, oltre ad esprimere a distanza la piena solidarietà alla nazione Ucraina e al suo popolo, costituisce volano per sensibilizzare il nostro popolo all'accoglienza dei profughi, alla loro piena integrazione, alla raccolta di aiuti.
In tale prospettiva si colloca, la campagna intitolata “GIORNATE FOR UKRAINE” (raccolta aiuti) programmate per mecoledì 26 e giovedì 27 ottobre dalle ore 11,00 alle ore 19,00. Le donazioni si raccolgono presso la Società Filodrammatica Cremonese – Piazza Filodrammatici, 2, Cremona.
Nadiya Petrenjo, cantante ed insegnante dell'Accademia di canto lirico presso il Teatro Filo, è la responsabile e coordinatrice della raccolta degli aiuti e del loro trasporto in Ukraina.
Tel. +39 328 004 6382 - Facebook – Nadiya Petrenko.
Ecco qualche schematica e utile indicazione dei bisogni dei militari e civili Ukraini.
- Alimentari a lunga conservazione: pasta, riso, sughi, brodi, tonno, legumi, pane, latte in polvere, caffè solubile, tè, ect.
- Abbigliamento: calze di lana, biancheria intima, pigiami per militari in ospedale.
- Pannolini per bimbi ed adulti, coperte e maglie calde di lana.
- Medicine da banco, antidolorifici, salviettine umide, piccoli generatori di corrente.
E TUTTO CIO' CHE PUÒ ESSERE NECESSARIO AD UN POPOLO IN GUERRA.