È esattamente ciò che, come dimostra il prosieguo del focus che Eco ha dedicato all'agenda tuttora in corso dei Consigli di Quartiere, dovrebbe favorire l'indotto dialettico. Che, almeno fin qui, sembra non avere una struttura. Come già detto, si sta andando in ordine sparso e per scansione predeterminata dai ruoli e dalle appartenenze. Mentre bisognerebbe cogliere l'occasione per un approfondimento sulla mission dei Quartieri e sul rapporto tra cittadinanza e istituzione comunale.
Noi siamo una piccola realtà editoriale. Ma il fatto che alcuni lettori ci abbiano scritto sull'argomento vorrà pur significare qualcosa. Qui ne postiamo un esemplare, ricavato dal lettore corrispondente dell'iniziativa dell'istituzione del Parco del Morbasco.
Nel parco del Morbasco approvato un progetto per disabili con concessione di suolo per 60 anni. Perché i cittadini vengono sempre informati a progetti approvati? La gente che lavora non può essere sempre presente ai dibattiti consigliari. E poi sarà soltanto una struttura riabilitativa o ci scapperà poi qualche appartamento per gli specialisti,un piccolo market, ecc.ecc. Perché nel parco? Perché non in un'altra area dismessa e lasciata a deperire? Perché tanti parcheggi per i supermercati e pochi per i cittadini che vengono dalle zone periferiche mal servite dai mezzi pubblici? Perché imbellettare il centro con opere sciocche e non aggiustare i marciapiedi? Ci sarebbe da fare una serie di servizi importanti sul vostro giornale con l'aiuto anche dei cittadini.
Cremona, 26 maggio 2022 G.A.B.
Il caso segnalato dalla nostra lettrice può essere assunto come evidenza scolastica della premessa con cui abbiamo avviato l'ennesima puntata della riflessione sulla partecipazione e sul rapporto tra cittadini e Istituzioni.
Speriamo solo che chi di dovere possa meglio e con pieno titolo istituzionale dare una risposta.