Si è svolto come annunciato, nella prestigiosa cornice del Teatro Filodrammatici, l’evento-recital delle poesie in lingua cremonese di Emilio Zanoni; che è stato anche occasione di approfondimento critico della tradizione del dialetto e di presentazione del volumetto che le raccoglie.
In apertura Clara Rossini, presidente dell’Associazione intitolata al compianto Sindaco, di cui ricorrono il centenario della nascita ed il ventesimo della scomparsa, ha dato conto della complessità e dell’impegno del lavoro che ha preceduto l’evento ed ha coinvolto numerose e qualificate personalità.
Rossini ha indirizzato un pensiero di apprezzamento e di gratitudine ad Agostino Melega (per l'imponente lavoro di ricerca, riordino e trascrizione), a Giuseppe Azzoni (che ha permesso la salvaguardia dei manoscritti), alla Direttrice dell'Archivio di Stato Angela Bellardi (per aver accolto e reso possibile la consultazione del Fondo Zanoni), all'Assessore Viola ed al Comune di Cremona (per aver autorizzato l'uso a scopo editoriale degli scritti di Zanoni), a Mario Silla (editore el volume di poesie e direttore di Cremona1, che trasmetterà in differita l'evento), a Giorgio Mantovani presidente della Società Filodrammatica (che ha ospitato l'evento), a Giovanni Schintu (responsabile della gestione della Sala teatrale), a Graziano Bertoldi (stampatore della accurata pubblicazione, nonché autore della xilografia e del dipinto-frontespizio), al dott. Gianezio Dolfini ed al prof. Mario Copetti (per la sponsorizzazione dell’iniziativa).
Dopo di che Agostino Melega ha preso sapientemente nelle proprie mani la direzione dell’incontro, pensato come opportunità per tenere insieme memoria della Città, letteratura e buona musica e bel canto.
Va segnalata, in tal senso, l’abilità della regia di scandire i ritmi e rendere piacevolmente integrate le varie espressioni artistiche e culturali dell’evento.
Molto apprezzata dal pubblico è stata la testimonianza di Angelo Rescaglio, Bruna Silvana Davini Petracco, Gianluca Barbieri, Vittorio Cozzoli, che hanno colto perfettamente lo missione di accompagnare, attraverso l’analisi critica delle opere poetiche di Zanoni, il pubblico alla storia del dialetto d’arte cremonese.
Da tale punto di vista, non si può che attestare il pieno successo del prestigioso contributo di queste personalità da sempre presenti nella vita culturale del territorio.
Particolarmente riuscita, quindi, si è rivelata l’amalgama tra l’inquadramento critico-ermeneutico della produzione poetica e la recita, affidata ad un duo collaudato di interpreti. Walter Benzoni e Milena Fantini hanno dato un ulteriore prova del loro talento recitativo su alcuni dei pezzi zanoniani: Fevrar; El Bàbila 1; El Bàbila 2; Ai Academich de la Consùlta Gastronomica; J Arzen de Po; Furi Bibacul; Presag d’Autoeun; Càjo, el cunsilier; Ne l’antich cemeteri de Zuann; Gatta del mée cóor…; N’ala del vent d’utuber; Incóo cumpìssi i àn; Suntum belle in auteun.
Molto ammirato anche l’intervento canoro-musicale della mezzo-soprano ucraina, adottata da Cremona, Nadiya Petrenko ed il giovane ma già affermato pianista Umberto Barisciano (pezzi di Brahams, Rakmaninov, Ponchielli e Bellini), che hanno saputo intervallare, con maestria ed una leggerezza armoniosa, che non ha distolto dal tema principale, il canovaccio del pomeriggio dedicato ad Emilio Zanoni.
L’organizzazione dell’evento prevede di replicarlo, nelle prossime settimane, in alcuni centri della provincia. A chi avesse interesse ad acquisire il volume di poesie e la xilografia del ritratto di Emilio Zanoni si segnalano i seguenti riferimenti: posta elettronica sofonisba.laura@gmail.com oppure il Circolo Filodrammatici.
e.v.