Giù le mani dai fondi Tamoil
“Questa è una giornata importante per chi la partecipazione la pratica nel concreto” rifletteva solo 48 ore fa, a margine e a conclusione di un'intensa campagna che, nel corso di meno di una settimana aveva armonizzato l'analisi e fatto convergere la testimonianza di profilo politico-istituzionale dei quasi tutti i gruppi consiliari dell'opposizione e di cittadinanza attiva di movimenti e associazioni che da anni stanno, con un deciso atteggiamento critico e combattivo, sul “pezzo” Tamoil.
In men che non si dica il Comitato, all'uopo costituito, ha presentato nel corso di una partecipata conferenza stampa una PETIZIONE POPOLARE PER IL VINCOLO DELLE RISORSE DESTINATE AI PROVENTI DELLA VERTENZA TAMOIL. Su cui 1000 cittadini hanno apposto, a dimostrazione sia del fondamento della campagna sia della diffusa consapevolezza dell'opinione pubblica, la loro firma di adesione e di sostegno.
Adesioni che sono state formalmente presentate, per iniziativa di Sergio Ravelli ed Ezio Corradi, per essere inoltrate all'attenzione del Consiglio Comunale che si è svolto nella giornata di ieri.
Vero che non sono volati stracci e che il traguardo (interlocutorio) della seduta è stato pressoché unanime. Ma il bello deve ancora venire. L'unico elemento certo e incontrovertibile è rappresentato dal fatto che se ne occuperà chi di competenza, in sede politico-istituzionale, con il concorso di tutte le voci officiate di mandato e non, come era partita la cosa, a colpi di spottoni da parte di qualche cane sciolto.
Del che ci dà ampio resoconto Paola Tacchini.
È stata quindi chiesta una sospensione durata ben tre quarti d'ora in cui tutti i capigruppo hanno cercato di trovare una serie di frasi da inserire nella delibera in modo che l'emendamento fosse accettato da tutti.
Grande lavoro, va detto da parte di Alessandro Portesani, con le limature volute dal presidente del consiglio Luciano Pizzetti e dei capigruppo di maggioranza. Tuttavia come Coalizione Movimento 5 stelle Cremona e Cremona Cambia Musica abbiamo deciso di astenerci perché comunque ritenevamo che ci fossero ancora delle migliorie da effettuare. Cito parte del testo di Giuliana Biagi, presente per Cremona Oggi durante tutta la seduta:
"... Argomenti ripresi anche nell‘emendamento proposto da Tacchini, che proponeva interventi “capaci di qualificare in modo significativo e permanente la nostra città e le aree interessate da fonti di inquinamento, evitando che vengano disperse in interventi di mera manutenzione e riqualificazione dell'esistente, assicurando la massima trasparenza e partecipazione, coinvolgendo fin dall'inizio del percorso le realtà associative territoriali che si sono distinte per l'ottenimento del risarcimento oggetto della delibera, nonché gruppi e soggetti esterni al Consiglio”.
L'emendamento è stato respinto con 23 astenuti, 3 contrari e 5 favorevoli."
Nel mio modo idealistico di vedere questa votazione, credo di dover essere grata ai 23 astenuti della maggioranza, perché il mio appello nel discorso era rivolto proprio a loro.
In definitiva, come Coalizione non abbiamo votato a favore, ci siamo astenuti perché comunque, rispetto alla delibera iniziale sono venuti incontro a diverse richieste. Dal termine pubblica utilità a quello di utilizzo per progetti a carattere ambientale e soprattutto da un ufficio di presidenza pur allargato ma chiuso ad una apertura che coinvolga associazioni, gruppi e soggetti esterni sono comunque state delle concessioni alle minoranze.
Con la nostra astensione, non cambia certamente nulla, neanche con il No tassativo di Forza Italia.
Da sempre decide chi governa e lo stiamo vedendo in modo drammatico a Roma, ma personalmente non credo che siamo stati ipnotizzati. Ci siamo sentiti e confrontati per tutto il fine settimana con Celestina Villa (che aveva preparato una delibera perfetta e che è quella che è stata respinta sì, ma con la più ampia astensione della maggioranza) Alessandro Portesani e Luigi Lipara, e sono stata contattata anche dal capogruppo Marco Olzi (FdI). Abbiamo elaborato ogni possibile tattica per portare a "casa" una delibera più vicina alla nostra...
Personalmente, pur con tutti i miei limiti da neofita quale sono, sono consapevole che sto cercando di essere una vera "portavoce" di chi ci ha dato fiducia, e con molti con cui collaboro, so che c'è una condivisione e stima reciproca. Potrò fare di più? Certamente, un gradino alla volta, quando ad esempio usciranno i primi progetti da portare avanti.
"Durante l'Ufficio di presidenza noi ci siamo astenuti. L'accordo era che avremmo esaminato come il capogruppo Roberto Poli (PD) avrebbe utilizzato la nostra richiesta di emendare la delibera.
Noi abbiamo un obbligo morale, perché siamo tra i sostenitori della petizione popolare, in quanto abbiamo raccolto da subito l'istanza di fare una raccolta firme su contenuti ben precisi.
Inoltre, sono, nel mio ruolo di consigliera Comunale della coalizione Movimento 5 Stelle e Cremona Cambia Musica la portavoce di chi ci ha votati, ma sono anche una cittadina cremonese e mi sembra giusto e corretto portare i nostri emendamenti in consiglio comunale, poi il consiglio comunale nella sua autonomia fatte le sue valutazioni, prenderà una decisione e risponderà delle scelte che compie davanti ai cittadini.
Cittadini senza i quali oggi non saremmo qui a discutere dei soldi provenienti dalla causa Tamoil: perché un cittadino, e ripeto cittadino, il 10 luglio 2007, ha avuto il coraggio di presentare alla Procura della Repubblica di Cremona un esposto per grave inquinamento della falda acquifera sottostante la Raffineria Tamoil (Ezio Corradi) e perché, successivamente, sempre un cittadino si è costituito parte civile in rappresentanza della nostra comunità ( Gino Ruggeri )
Non ci fossero stati questi cittadini probabilmente oggi non saremmo qui a discutere su come impiegare i 2,4 milioni di euro.
Il gruppo che io rappresento in questo Consiglio Comunale è libero di presentare, come qualsiasi altro gruppo di maggioranza o di opposizione, qualunque proposta purché sia legittima, e i nostri emendamenti lo sono fino in fondo, non chiediamo di derogare a nessuna normativa, siamo persone corrette, coerenti, trasparenti e lineari, dobbiamo rendere conto delle nostre azioni in questo Consiglio Comunale, ma soprattutto ai cittadini, a chi ha avuto fiducia in noi e ci ha eletto e dare voce alle 999 persone che hanno aderito alla petizione popolare. Questo è il nostro modo di fare politica.
Concedetemi una riflessione un po' “simbolica” su le 999 firme. 999 nella numerologia cristiana, che vede il 3 come numero perfetto legato al concetto di trinità, identifica nel 9 la quintessenza della perfezione, a maggior ragione se ripetuto 3 volte.
Viene descritto come un numero mistico ed angelico.
Leggendone il significato sul web, a volte ogni cosa ha un suo perché, il 999 invita a lasciare andare le cose che ci trattengono o che ci tengono giù, che ci ancorano a delle prese di posizione. (Forse un messaggio da rivolgere all'orgoglio di questa giunta?) … Ci dice di liberaci dai fardelli che non ti portano da nessuna parte e di guardare avanti. Allora perché non cominciamo ad utilizzare questi primi fondi ricevuti in seguito ad un risarcimento derivante da un danno ambientale subito da tutta la città? Il coraggio che dimostreremo verso questo nuovo inizio verrà ripagato a lungo termine, l'importante è non chiudersi in un arroccamento ideologico, piuttosto uniamo tutte le forze pur diverse ma che rappresentano una larghissima fetta dei nostri concittadini cremonesi!
Un'ultima cosa che voglio dirvi con il cuore in mano. Ieri mattina mi ha telefonato una mia cara amica, appena uscita dall'ospedale a causa dei suoi gravi problemi oncologici, mi ha detto che ci teneva tantissimo a firmare anche lei la petizione popolare, e mi sono recata nel pomeriggio a casa sua a raccogliere la sua firma.
Una semplice firma, ma che per me ne vale 1000. Nulla è impossibile se c'è la volontà di farlo.
Paola Tacchini.
La posizione di Forza Italia sulla destinazione dei risarcimenti Tamoil è sempre stata chiara ed è stata maturata in un confronto trasparente e molto serio con i promotori dell'iniziativa civile che hanno, con la loro azione meritoria, consentito al Comune di Cremona di ottenere il risarcimento di € 2,4 milioni.
L'abbiamo formalizzata in un ordine del giorno dettagliato depositato in Consiglio Comunale, sottoscritto anche dai capigruppo di Novità a Cremona, Lega e Movimento 5 Stelle, presentato nella conferenza stampa svoltasi il 15 marzo insieme ai rappresentanti locali del partito radicale Sergio Ravelli e Gino Ruggeri.
I punti per noi irrinunciabili erano e rimangono i seguenti:
- il vincolo di destinazione delle risorse per progetti ambientali avrebbe dovuto essere confermato e addirittura rafforzato. Non possiamo accettare che un indennizzo proveniente da un disastro ambientale venga destinato a finanziare interventi di manutenzioni ordinaria e straordinaria del patrimonio pubblico, come annunciato dal Presidente del Consiglio Comunale di Cremona in una recente trasmissione televisiva. Per noi gli interventi di “carattere ambientale” devono avere l'obbiettivo di migliorare la qualità dell'aria e del sottosuolo. Punti, questi, che mancano nel testo approvato della delibera. I Progetti finanziati devono altresì avere obbiettivi chiari e misurabili per poterne valutare l'efficacia;
- Sarebbe stato necessario che venisse costituita una commissione o un comitato tecnico-scientifico consultivo che avesse affiancato il decisore politico nelle scelte. È giusto che la politica eserciti il suo dovere di decidere, ma sulla base di informazioni e dati reali e rigorosi. Senza questo approccio, temiamo che i lavori dell'organo incaricato di valutare i progetti abbia come l'unico scopo di assecondare la spartizione di un bottino secondo i criteri della convenienza politica del momento. Il parere di un comitato tecnico, autorevole sul piano scientifico, non può essere semplicemente audito, bensì posto in un livello interlocutorio superiore per coadiuvare direttamente il decisore politico;
- Il coinvolgimento della Commissione Ambiente era per noi necessario perché è il soggetto istituzionalmente preposto a trattare questa tematica. L'Ufficio di Presidenza come luogo di valutazione e decisione in merito ai progetti da finanziare è una forzatura che va contro il regolamento comunale, che deve essere letto e rispettato da tutti. Non può e non deve essere piegato alla volontà di una parte politica, e nemmeno essere oggetto di forzate interpretazioni di parte. Se i Presidenti della Commissione di Vigilanza e della Commissione Ambiente non possono votare in Ufficio di Presidenza, il loro coinvolgimento doveva essere valutato prima di proporne l'inserimento come semplici spettatori senza alcun potere decisionale.
Forza Italia non ha cambiato le proprie priorità e ha inteso ribadirle, come aveva già fatto in Ufficio di Presidenza con il proprio voto contrario, anche oggi in Consiglio Comunale depositando un emendamento al testo della proposta di delibera. Dalla votazione è emerso che almeno 12 consiglieri di maggioranza si sono astenuti sull'emendamento proposto da Forza Italia: un dato politico significativo che dimostra, da un lato, il rigore della nostra posizione circa metodo e contenuti e dall'altro, un evidente disagio che attraversa la maggioranza rispetto alla gestione di Pizzetti. Per noi il punto irrinunciabile è garantire l'autenticità della proposta e un percorso trasparente, e non piuttosto una convergenza a tutti i costi. L'unico punto positivo che registriamo è, come da noi proposto, l'individuazione del Consiglio Comunale come sede deputata alla decisione finale.
In questo modo vogliamo anche dare voce ai mille cittadini che in una sola settimana hanno aderito alla petizione popolare. Questi cittadini chiedono di essere ascoltati, chiedono di non perdere l'occasione di aprire un confronto libero sulle condizioni ambientali della nostra città e sulle possibili cure da adottare da oggi e per i prossimi 20 anni.
La politica è un esercizio nobile di democrazia quanto non nasconde i temi cruciali per la vita delle persone, anche quando sono scomodi. Forza Italia manterrà alta la guardia anche nei prossimi passaggi consiliari. Luca Ghidini – Segretario Comunale Forza Italia Cremona
Andrea Carassai - Capogruppo Forza Italia Cremona.
Si parva licet…
Ogni marcia inizia con un passo. Lo è stata la seduta di ieri, cui va il merito di aver arrestato, nella procedura e nei contenuti, una malagestio. Rifunzionalizzato il percorso, dal punto di vista della correttezza istituzionale, il secondo passo e i successivi non potranno non focalizzare una destinazione che non fosse minimamente correlata all'oggetto. Che è l'impiego di un'entrata straordinaria acquisita in sede legale come risarcimento ad hoc. E ad hoc (interventi di bonifica e riqualificazione prevalentemente imperniati sull'area specifica e sulle adiacenze) destinata. Senza se e senza ma!!! In questi 35 anni per la governance (sia pure limitatamente giustificata dalle politiche centrali e regionali di spending review) è stato un interrotto (come si dice a Milano) "chi chinscì l'è semper festa”. Fatto di insensatezza di spesa corrente e non, nonché di dilapidazione di storici e profittevoli asset patrimoniali. Ben lontano da me l'impulso di "gufare" all'insegna del tanto peggio tanto meglio e del ve la siete voluta. Ma c'è una ineludibile precondizione etica: l'omogenesi dei fini. Ce la staremmo qui a cantare, se non ci fosse stato un formidabile gesto di cittadinanza attiva, capace di sostituirsi alla colpevole inerzia (per non dire altro!). Adesso è inaccettabile che il soggetto inerte e per certi aspetti connivente, ardisca (rivolto ai sostenitori dell'ambientalismo) comportamenti incardinati dallo speech "fatti da parte ragazzino". Sicuramente Cremona è (come abbiamo anticipato) afflitta da una gragnuola di criticità. La prima delle quali è rappresentata dalla malaria e dalla tossicità di suoli e delle acque (specie nelle adiacenze del sito Tamoil). È, a mio sommesso parere, lì che bisogna intervenire, utilizzando subito e tutto il risarcimento! Affermo ciò come supporter del Comitato Giù le mani. Lo ribadirò sulle pagine dell'Eco del Popolo. Per chiarezza, ma anche nell'intento di proseguire un confronto fin qui molto edificante. Se mi è permesso (non dall'alto, bensì dall'alto delle mie 79 primavere e dei 63 anni di impegno politico) suggerisco sul punto "chiarezza" e, se possibile, coesione del nostro perimetro. Ma non a costo di compromessi deteriori e di rinunce alla trasparenza. Sarei l'uomo più felice e appagato se il Consiglio Comunale approdasse, nel prosieguo e nell'approdo finale, al pieno recepimento della Petizione. Ripeto: pieno! Per meno (anche solo per zero virgola) non ci sono margini. Ringrazio per l'attenzione, saluto cordialmente, attendendo riscontri da pubblicare.