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Cremona In ricordo dei partigiani cristiani Alfredo Antonio Di Dio

MERCOLEDI 12 OTTOBRE 2016 ALLE ORE 10,30presso la cappella di famiglia Di Dio nel civico cimitero cittadino, L’ASSOCIAZIONE NAZIONALE PARTIGIANI CRISTIANI, in occasione dell’anniversario della morte di ALFREDO DI DIO avvenuta il 12 OTTOBRE del 1944, ricorderà con una breve cerimonia presieduta dal prof. Angelo Rescaglio ed un momento di raccoglimento suggerito da mons. Vincenzo Rini, le figure di ALFREDO e del fratello ANTONIO, quest’ultimo deceduto con morte gloriosa il 13 febbraio 1944

  10/10/2016

A cura della Redazione

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Cremona In ricordo dei partigiani  di ALFREDO  ANTONIO Di DIO

MERCOLEDI  12  OTTOBRE  2016 ALLE  ORE  10,30presso la cappella di famiglia Di Dio nel civico cimitero cittadino, L'ASSOCIAZIONE NAZIONALE PARTIGIANI CRISTIANI, in occasione dell'anniversario della morte di ALFREDO DI DIO avvenuta il 12 OTTOBRE del 1944, ricorderà con una breve cerimonia presieduta dal prof. Angelo Rescaglio ed un momento di raccoglimento suggerito da mons. Vincenzo Rini, le figure di ALFREDO e del fratello ANTONIO, quest'ultimo deceduto con morte gloriosa il 13 febbraio 1944.

Ardimentosi giovani cattolici Resistenti caduti nella Lotta di Liberazione, i fratelli Di Dio furono insigniti entrambi della Medaglia d'Oro al Valor Militare. Saranno presenti le Associazioni Resistenziali. Un particolare invito è rivolto alle Associazioni d'Arma Combattentistiche cittadine. La Cittadinanza tutta è invitata a partecipare. Alla commemorazione aderisce l'Amministrazione Comunale di Cremona.

ALFREDO DI DIO - Medaglia d'Oro al Valor Militare, massimo riconoscimento del valore militare, con la seguente motivazione: «Ufficiale dell'Esercito in s.p.e. fin dal primo giorno della resistenza fu alla testa del proprio reparto nell'accanita battaglia contro l'oppressore. Organizzò i primi nuclei partigiani e con magnifico ardimento li condusse nell'impari lotta attraverso una serie di audaci imprese. Catturato dal nemico, con sdegnosa fierezza subì i duri interrogatori e, riuscito a farsi liberare, temerariamente riprese il suo posto di combattimento partecipando alle operazioni che, attraverso lunghi mesi di sanguinosa lotta, portarono alla conquista della Vai d'Ossola. In questo primo lembo d'Italia valorosamente conquistato resistette per quaranta giorni con i suoi uomini stremati, affamati e male armati contro forze nemiche di schiacciante superiorità, finché con le armi in pugno incontrò eroica morte alla testa dei suoi partigiani..»

— Valle Strona, settembre 1943; Valle d'Ossola, Val Vigezzo, Finero, settembre - ottobre 1944.

ANTONIO DI DIO – Medaglia d'oro al Valor Militare, massimo riconoscimento del valore militare, con la seguente motivazione: «Partigiano di indomito valore, già distintosi per ardimento ed audacia in numerosi combattimenti, attaccato da preponderanti forze nazifasciste rifiutava l'ordine di sganciarsi dall'accerchiamento e resisteva sul posto animando e spronando i compagni alla resistenza ad oltranza. Accortosi che il suo comandante, rimasto ferito, era stato accerchiato, accorreva vicino a lui per evitare che venisse sopraffatto dal nemico e con sublime spirito di sacrificio e di abnegazione cercava di metterlo in salvo. Cadeva colpito da una raffica di mitraglia che troncava la sua eroica esistenza offerta in olocausto alla redenzione della Patria.»

— Megolo (Novara), 13 febbraio 1944                

Le due anime dei fratelli Antonio e Alfredo si ricongiunsero dunque così alla luce del loro eroismo dopo aver dato alla Patria, in impeto di cavalleresca dedizione, gioventù che già  si preannunziavano ricche di promesse. Nel nome di Alfredo e Antonio potranno mai ricomporsi le lacerazioni ancora esistenti fra i cittadini se tutti intenderanno il messaggio di amore contenuto nelle ultime parole pronunziate da Alfredo: “La mia vita per l'Italia”. 

p. ANPC CREMONA  (Giorgio Carnevali)             

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