In risposta alla "lettera-invito" inviata dalla Rete delle comunità Socialiste della provincia di Cremona il 15 giugno scorso a tutti i sindaci dei comuni sotto i 5.000 abitanti, pubblichiamo il primo degli interventi a firma di Davide Bettinelli (nella foto). Classe 1970, nato a Crema, ma residente da sempre a Chieve (2272 abitanti) dove è stato eletto Sindaco per la seconda volta con una lista civica. Sposato con Arianna, è impiegato presso la Libera Associazione Agricoltori di Crema.
Quando mi hanno chiesto di scrivere un intervento come Sindaco di un piccolo paese cremasco (Chieve per la precisione) mi sono detto: ”Facile! Parlerò delle difficoltà economiche, dello Stato centrale distante, burocrazia, ecc., ecc.”. Ma non è questo che sicuramente chi leggerà il mio intervento, vorrà trovare. Dicono che i Sindaci sono persone pratiche (è vero…), quindi diamo sostanza e ordine ai miei pensieri che sono tanti.
Piccolo è bello?
Nel cremasco vi è una significativa presenza di piccoli Comuni (con meno di 5.000 abitanti) che hanno la loro particolare ed unica connotazione. Tentativi di aggregazione forzata, come ad esempio nei servizi condivisi (idea tutt'altro che malvagia ma sviluppata male), sono naufragati con accuse di campanilismo esasperato. Fusioni ed unioni non trovano terreno fertile da noi, e le poche esperienze fin qui sperimentate non sembrano essere viste come esempi da seguire. Quindi, non imponete nulla ai Sindaci dei piccoli Comuni: se serve troveranno la soluzione!
Area omogenea
Fin da subito ho creduto in questo progetto che per essere considerato come tale deve uscire dalla definizione asettica e sterile di “ambito territoriale ottimale”. Le potenzialità come le criticità sono tante. Sta a noi Sindaci (in questo caso sia di piccoli o grandi Comuni) sfruttare tali potenzialità ed annullare le criticità. Ovviamente questo passa tra la coesione non sempre facile tra Sindaci. L'Area omogenea è come un potente motore ma che deve essere alimentato. Senza carburante non si va lontani! Quindi: dateci una leva! Solleveremo il mondo!
Politica
Come navi in balia del vento, anche i piccoli Comuni devono affrontare le vicissitudini di una navigazione difficile tra i mari di questo o quell'altro problema, talvolta indirizzati dalle loro inclinazioni politiche. Forse manca un capitano che tenga la barra dritta, allo stesso tempo ci sono un sacco di nostromi che sicuri di se stessi trascinano la ciurma. Per qualcuno di questi navigati marinai avrei parole non proprio lusinghiere… A parte i paragoni marinari, a volte la mania di protagonismo di qualcuno, egoismi, individualismo, rendono i rapporti politici un po' a tutti i livelli, difficili. C'è da dire che ci si mette molto del nostro! Recitiamo un mea culpa! Quindi: il potere logora chi non ce l'ha!
Futuro
Non ricordo da chi ho sentito una frase che mi ha fatto molto riflettere: ”come Sindaci abbiamo il dovere di migliorare quello che abbiamo trovato”. Assoluta verità secondo me. Ma ci stiamo (mi sto) impegnando affinché questo avvenga? Nei nostri “feudi” questo risulta più attuabile con buonsenso e attenzione. Ma è necessario anzi obbligatorio, allargare lo sguardo sull'intero territorio cremasco. Come? Buonsenso e attenzione non sono sufficienti, servono certo ma non bastano. Ci aggiungo quindi lungimiranza, passione, volontà, coesione, visione d'insieme. Gli strumenti? L'Area omogenea come regista. Ed il copione? C'è! Ed è già scritto! Il MASTER PLAN 3C che in questi anni società competenti hanno fornito al nostro territorio. Tutto così semplice? Tutt'altro! Bisogna “aver voglia” di metterci la testa, confrontarsi, scegliere 2 o 3 proposte, renderle concrete e perseguirne la riuscita. Quindi: chi l'ha dura la vince!
Ci sarebbero tante cose da scrivere su molti argomenti. Ci sarebbero tante cose da dire forse urlare. Ma è giusto che questo mio breve (spero) intervento mi piacerebbe fosse letto e non frettolosamente archiviato come palloso. Vi sono ovvietà, banalità? No! Consapevolezza!