Caro Direttore, mi congratulo con te per l'informazione sempre precisa e autorevole che pubblichi online. Mi sono piaciute molto l'intervento di Franco Verdi e la ricerca storiografica sui fratelli Di Dio, uomini coraggiosi con un forte patriottismo nel cuore. La celebrazione della Memoria dovrebbe aiutarci specialmente oggi, momento di vacuità, a evitare errori del passato, ma sembra che gli ideali ed i valori civici vadano scemando. Non solo gli Italiani anche altri Paesi del Mondo hanno scelto la via del populismo che porta la Politica non verso una democrazia e libertà ma ad una autarchia se non a regimi totalitari. Sono delusa ed anche amareggiata dall'esito della scorsa elezione politica, spero che l'opposizione al Governo che verrà sappia agire con critiche costruttive e con controlli severi sull'operato della Meloni. Il Paese ha bisogno di Persone autorevoli, con grandi capacità amministrative e credibilità internazionale per affrontare e risolvere al meglio i grossi problemi che rendono vulnerabile la nostra bella Italia. Grazie per avermi dato voce.
LC Vicenza 18 ottobre 2022
Il riscontro dell'affezionata corrispondente costituisce, quand'anche non fosse rientrato nella nostra sollecitudine, uno spunto aggiuntivo per riprendere la cronaca dell'avvenimento celebrativo lodevolmente dedicato, come ogni anno, nell'anniversario alla testimonianza dei Fratelli Di Dio.
Siccome è ben noto che non disponiamo di grandi apparati redazionali, recuperiamo, ringraziando il mittente e l'ANPC, il testo sintetico dell'intervento del Consigliere Comunale Enrico Manfredini, delegato dal Sindaco a rappresentare alla cerimonia la Civica Amministrazione.
Porto il saluto del sindaco e dell'intera amministrazione comunale.
È Il saluto di tutta la città, che vuole partecipare e condividere questo breve ma intenso momento di commemorazione dei fratelli Alfredo e Antonio Di Dio.
Oggi, nel momento storico che stiamo vivendo, fare memoria non è e non può essere soltanto RICORDARE le figure dei 2 giovani resistenti, caduti nella lotta di liberazione, insieme a tanti altri giovani.
Fare memoria, oggi più che mai, deve essere un'occasione preziosa per cercare di capire cosa dice alla mia, alla nostra vita, il sacrificio dei Fratelli Di Dio.
Mi chiedo sovente, vedendo le crude e drammatiche immagini della guerra in Ucraina se avrò la forza, il coraggio, la coerenza di testimoniare fino alla morte i valori di libertà, giustizia, solidarietà che hanno guidato la vita di Alfredo e Antonio, come di tanti altri giovani, morti durante la Resistenza.
Sono sicuro che chi ha sperimentato la brutalità e crudeltà della guerra non può che amare e promuovere la pace.
Don Primo Mazzolari, riprendendo un pensiero di Eschilo, scriveva che “la prima vittima in ogni guerra è sempre la verità”. Penso che insieme alla verità ci sia un'altra vittima: la ragione!
Ogni guerra è innanzi tutto una capitolazione della ragione, e poi della politica, che dovrebbero entrambe trovare con il dialogo ed il confronto le vie negoziali per superare le contrapposizioni.
Mi auguro che l'umanità, come è riuscita a far diventare un tabù l'incesto e il cannibalismo, riesca in breve tempo a far diventare un tabù anche la guerra!!