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Caffè Letterario Crema. Lunedì 27 "La perdita dell’innocenza del narratore Cristiano Cavina"

Lo scrittore romagnolo presenta il suo romanzo Conversazione con Fernando Tovo Accompagnamento musicale dei ragazzi del Folcioni

  23/05/2019

A cura della Redazione

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L'ECOLIBRI Caffè Letterario Crema. Lunedì 27 ‘ La perdita dell'innocenza del narratore Cristiano Cavinà

Il narratore romagnolo Cristiano Cavina non fa più pizze nella sua Casola, abbandona, forse solo temporaneamente il suo piccolo mondo antico e scrive un romanzo che per sua stessa ammissione segna la perdita dell'innocenza: un'intensa, erotica, delicata e complicata storia d'amore. Si intitola ‘Ottanta rose mezz'orà, sta sbancando nelle librerie e lo scrittore ha deciso di venire a presentarlo al Caffè Letterario di Crema, davanti a un pubblico che ha già più volte avuto modo di apprezzarne le qualità anche umane oltre che quelle di scrittore.

L'appuntamento è per lunedì 27 maggio (con inizio alle 20.45 e ingresso libero) in sala Bottesini del Teatro San Domenico. L'autore converserà con Fernando Tovo e la serata prevede, come da felice tradizione, intermezzi musicali dei ragazzi del civico istituto Folcioni.

Come tutte le serate del Caffè Letterario, anche questa è stata resa possibile dal contributo delle aziende che sostengono l'associazione culturale: Associazione Popolare di Crema per il territorio, Banca Cremasca e mantovana, Comitato Soci Coop di Crema, libreria La Storia di Crema, Icas di Crema, il quotidiano La Provincia di Cremona e Crema, Teicos di Pandino e, naturalmente, la Fondazione San Domenico che ospita gli appuntamenti.

Cavina, dunque, si lascia alle spalle un mondo e ne svela un un altro. E nel nuovo mondo entra con una storia in cui «si mischiano sentimenti e situazioni, tanto forti quanto contrastanti, come sangue passione, tristezza, malinconia, gioia e divertimento. Ce l'avevo in mente da tanto tempo. Ci sono libri che finisci con il mestiere, ma questo no. È venuto da solo». Un misto di erotismo, complicità e dolcezza raccontati senza barriere. Gli sono bastati sette giorni per imbastire una storia che inizia così, attraendo immediatamente il lettore nelle sue spire: «Siete mai stati innamorati di una puttana? Non una facile, come intendono i maschi frustrati: voglio dire, siete mai stati innamorati di una che va con gli uomini per soldi? Una normalissima ragazza italiana con i capelli neri e le fossette in fondo alla schiena, che riceve fra un turno di lavoro e un altro in un monolocale che sa di umido e dell'odore morente di un falso gelsomino? Io sì. Che Dio mi maledica, io sì. Ed è stata la storia più pura e innocente di tutta la mia fasulla vita di merda».

Lui è uno scrittore senza nome di medio calibro (se non fosse che si definisce più o meno così, si potrebbe quasi pensare allo stesso Cavina che, in realtà, è uno autore di grande talento e di cuore) che tra libri venduti, seminari e incontri con i lettori si guadagna da vivere; lei è Sammi una ballerina che insegna danza classica a bambine cicciotelle in tutù, che viaggia sua una Vespa scassata e che per seguire la propria passione ha fatto un passo di troppo accendendo un mutuo per acquistare la sede della propria scuola. Si incontrano per caso e lui ne resta fulminato. Incantato dalla sua dolcezza quando insegna, irretito dal suo spettacolare fondoschiena. Anche se lei ha un uomo, tra loro inizia una storia di seduzione fatta di molti messaggini e lunghi silenzi, di incontri fugaci ma eroticamente intensi. Fino a quando la loro diventa una storia d'amore. Di vero amore. Nella quale lui entra anche realizzando le proprie perversioni, come quella di assistere a un incontro sessuale di Sammi con uno sconosciuto. Una complicità che li porterà a decidere di avventurarsi insieme nella decisione di lei di iniziare a vendere il proprio corpo per riuscire a pagare le rate un mutuo diventato troppo oneroso nonostante lei faccia due lavori. Ma il sogno merita questo sacrificio. E lui la segue, anzi la asseconda e i suoi incontri sessuali a pagamento diventano occasione per affinare la loro complicità erotica e il loro amore. Fino a quando...

Una storia forte, diretta, scritta con un linguaggio asciutto e senza metafore, «perché ultimamente mi piace così», spiega Cavina, che l'aveva in mente da tempo ma l'ha concretizzata solo ora che l'epopea dello scrittore-pizzaiolo è finita.

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