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Anche a Cremona. 'Coppie di fatto' approdano in comune

Dopo gli annusamenti e le scaramucce, l’argomento, che sotto altri cieli (vedi Roma) ha dato luogo a sviluppi inediti e clamorosi, ha varcato la soglia istituzionale anche a Cremona.

  21/11/2014 19:06:00

A cura della Redazione

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La materia richiede, incontrovertibilmente, la punzonatura legislativa, atteso che il confronto nella sede amministrativa non può in alcun modo modificare l’attuale ordinamento. La campagna di sensibilizzazione, anche attraverso il coinvolgimento dei consessi amministrativi, tutt’al più serve a premere sulle Camere e sul Governo. Ma non apre spazi praticabili di modifica degli istituti in atto, anche in termini di ricaduta sulle procedure di competenza locale, fintanto, si ripete, che la materia non verrà riformata nelle dovute sedi.

Si può, però, affermare che, anche se il grumo delle questioni aperte nelle aule parlamentari non dà molto spazio all’illusione di tempi ravvicinati, sono stati compiuti passi significativi sul terreno di realistici avvicinamenti delle posizioni in campo.

Da qualche mese, infatti, si è cominciato a guardare ai modelli adottati ormai in molti dei paesi europei.

Anche nel panorama locale molti spigoli sono stati smussati ed il dibattito, soprattutto nella maggioranza di centro-sinistra (dove la presenza della testimonianza cattolica potrebbe costituire elemento di criticità), si è snodato secondo buon senso.

In questo senso, andrebbe dato atto, almeno fino a questo punto, alla lista del Sindaco Galimberti di non essersi arroccata su posizioni intransigenti, ma di aver imboccato la strada del pragmatismo. Una linea questa che ha favorito la convergenza di tutta la maggioranza, la quale esce positivamente da una prova dagli esiti non scontati.

Da tale punto di vista, risulta incomprensibile il massimalismo del rappresentante di SEL, che, dopo aver partecipato a pieno titolo al confronto tra gli alleati, ha inopinatamente fatto partita a sé.

Sul tema, L’Eco del Popolo ospita una valutazione del Consigliere Comunale socialista avv. Paolo Carletti, che ha svolto un ruolo significativo sia nell’istruttoria politica sia nell’esito convergente.

E.V

La valutazione di Paolo Carletti

“La vicenda cremonese su coppie di fatto/trascrizioni dei matrimoni celebrati all'estero da persone dello stesso sesso si spiega con una semplicità politica che può sorprendere che cercherò di esporre:

Il movimento 5 stelle presentava una mozione sull'argomento incompleta, malfatta e strumentale a fronte della quale la migliore politica cremonese doveva prendere una posizione che fosse in linea con il profilo progressista con cui si era presentata agli elettori in campagna elettorale.

Il PSI ha insistito in ogni sede perché si presentasse un ordine del giorno completo che affrontava senza alcun pregiudizio di sorta l'argomento e così alla fine è stato, con un ordine del giorno il cui primo firmatario è il consigliere socialista, il centrosinistra mostra di non avere alcun disagio a parlare dell'argomento, anzi, stila un piano di lavoro concreto sull'argomento che impegna una commissione consigliare a studiare e discutere il fatto.

E sì, perché quello delle coppie di fatto è uno dei casi in cui la politica non ha il dovere di indirizzare l'evoluzione della società, ma solo quello di regolare una situazione sociale già esistente, radicata nella quotidianità della nostra come di ogni altra città italiana: chi non ha un amico o un parente che convive senza essersi sposato? è allora proprio la quotidianità del fenomeno che secondo me convincerà i cremonesi che non si possa ignorare il fenomeno.

E senza troppe mistificazioni, perché sentire la destra parlare dell'argomento paventando il rischio di adozioni a favore delle coppie omosessuali è fuorviante oltre che patetico ed illogico: le questioni sono del tutto differenti, nessuno ha mai parlato della legge sull'adozione e di sue eventuali modifiche!

A conti fatti la prossima settimana presenteremo un ordine del giorno che è una vittoria, prima del PSI, poi delle forze che hanno firmato quell'ordine del giorno, dimostrando apertura di vedute e laicità di pensiero, intesa come liberazione dall'azione politica di ogni pregiudizio.

Avanti!

 

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