Cari associati, carissimi amici,
sono lieto di presentarVi l'ultima “fatica editoriale” del nostro associato Agostino MELEGA, esperto di arti e tradizioni popolari di cui, la nostra Associazione Culturale, condividendone lo spirito di ricerca e salvaguardia delle tradizioni nella vita sociale cremonese ha contribuito alla sua realizzazione.
L'imminenza delle feste pasquali, tempo di omaggi e regalie, può essere occasione tra le tanti, di un piacevole omaggio ai propri nipoti e amici.
Ora vi lascio alla nota di presentazione…
Il libro di Agostino Melega da poco uscito dalle rotative di Fantigrafica per le edizioni di “Cremona Produce”, il cui ricavato andrà a beneficio delle politiche umanitarie di Auser Unipop Cremona, parla di una filastrocca raccontata nella campagna cremonese per secoli, dai nonni ai nipoti.
Una filastrocca o cantilena o tiritera chiamata pure “Canzone del Barbatùus”.
Ora bisogna chiarire che quello del Barbatùus è semplicemente il riferimento parentale che la tradizione popolare ha dedicato in vernacolo al fratello maggiore di ogni madre della Valle del Po. Infatti con il vocabolo bàarba, fino agli anni Sessanta del secolo scorso, veniva chiamato a Cremona ed in tutto il territorio vicino alla città, lo zio materno più anziano. Era insomma l'attributo usato nei confronti pure degli adolescenti, ossia dei tùus. Da qui il significato completo del Barbatùus, ovvero lo “zio dei ragazzi”.
Va da sé che questa attribuzione è venuta a suggerire all'autore del libro l'inevitabile quesito dell'origine della filastrocca medesima. Ebbene, lo stesso Melega, ricercatore dell'oralità dialettale, ha individuato l'ipotetica genesi della filastrocca servendosi delle tesi del folklorista Vladimir Jacovlevic Propp e di quelle del linguista italiano Mario Alinei, con i loro apporti specifici riferiti alla morfologia della fiaba e al “processo di caduta” avvenuto nei millenni.
Così come Melega si è avvalso delle analisi sul fenomeno del totemismo cremonese e cremasco portato all'attenzione scientifica ed antropologica dallo studioso Valerio Ferrari.
In sintesi possiamo dire che il testo di questa opera non viene altro che ad avvalorare l'ipotesi che il protagonista del libro, el Barbatùus, non sia stato altri che il padrino ancestrale dei rituali d'iniziazione cruenti e terrificanti di un'epoca primordiale, quella dei ragazzi e delle ragazze del paleolitico e del neolitico viventi fra i folti boschi della terra bagnata dal Po, in un contesto dominato da una cultura familiare strettamente matrilineare.
ECCO I LUOGHI DOVE ACQUISTARE IL LIBRO A €. 15,00:
Edicola Ballardini in via Giordano - Cremona;
Edicola Romena in piazza Roma - Cremona;
Libreria "Mondo Libri" in corso Vacchelli - Cremona:
Libreria del Convegno, in corso Campi - Cremona:
Libreria del Palazzo dell'Arte, in piazza Marconi – Cremona
Inoltre alcune copie sono in distribuzione presso l'Associazione, richiedendole al Presidente Associativo al cell. 333.3315502
A tutti, una piacevole lettura in queste giornate di feste pasquali e d'inizio primavera!