Gli appunti della signora Rossini sono una lezione di educazione e buon senso. Qualità che paiono assenti in chi ha dato le disposizioni.
Purtroppo, è un male comune a molte amministrazioni quello di decidere e non verificare il conseguente effetto delle decisioni.
La buona regola utilizzata dai ricercatori e da tutte le persone di buon senso è quella di verificare. Non sempre. Anzi, quasi mai, la teoria corrisponde all'attuazione pratica. Ancor più quando gli attuatori sono soggetti con caratteristiche differenti.
Non conosco la teoria di questa innovazione Cremonese. Può essere che avrà effetti positivi per la raccolta differenziata,
Di certo non ci saranno se le incombenze dei cittadini saranno eccessivamente complicate.
Propongo che la signora Rossini inviti l'assessore a casa sua e gli faccia fare la trafila descritta. Se supererà la prova senza danni Clara si dovrà rassegnare.
Alessandro Gaboardi
Non prima di aver ricordato (anche con un certo autocompiacimento) di essere stata la nostra testata la prima in assoluto ad aver introdotto, in senso divulgativo e critico, l'avvio della campagna per la riforma delle modalità di raccolta e di tassazione dell'“indifferenziata”, dovremo rassegnarci, a questo punto, a cambiare il sottotitolo “nuvole a pecorelle acqua a catinelle”.
Abbondano, infatti, sia le prime (di cui l'arrogante indifferenza del governo comunale non sembra darsi per inteso) sia le avvisaglie della grandinata politica, rivelatrice di cattive intenzioni e clamoroso insuccesso di pubblico e di critica, che sta investendo l'operato dell'amministrazione comunale.
Il “forum” sull'argomento, ospitato dall'Eco e dal quotidiano locale, si snoda nelle forme di una gragnuola di stroncature a senso unico; cui l'assessore risponde con rassicurazioni, tanto manifestamente ingannevoli quanto surreali.
L'abbiamo scritto e lo ripetiamo: l'operazione non cambierà in niente l'attuale configurazione della produzione e del conferimento del monte rifiuti e si rivelerà decisamente un aggravio tariffario. Di più, come osservava ieri il lettore della Provincia Zambelloni, si rivelerà una rivoluzione pagata dalla gente. I “fenomeni” che hanno messo a punto il modello operativo ingannevole stanno dimostrando di non aver minimamente considerato le conseguenze suscettibili di aggiungere, all'inasprimento tariffario, disagi e complicazioni per gli utenti, fino a rasentare l'impraticabilità dell'entrata a regime.
L'invito finale del nostro lettore Gaboardi si gioca manifestamente sul filo della provocazione. Sicuri come siamo che il governo comunale, che non ha fornito alcuna apertura al dibattito in Consiglio Comunale, continuerà per la sua strada fatta di autoreferenzialità e di arroganza. (e.v.)