Mi si permettano ulteriori puntualizzazioni sulla tariffa puntuale che puntualmente "cappella".
1) agli artigiani e ai lavoratori in proprio verranno distribuiti i sacchi dal 1° agosto, giusto mentre sono generalmente chiusi, nella maggioranza dei casi, per ferie.
2) meno male che ho un piccolo sfogo all'aperto dove depositare i puzzolenti sacchi fino al loro riempimento senza ammorbarmi. Ma chi non ce l'ha?
3) porterò piccoli sacchetti ogni giorno in un bidoncino con rotelle all'uopo comperato perché essendo anziana non potrò certo fare le scale con il sacco riempito sino all'orlo come consigliato, anzi imposto.
4) naturalmente data la stagione molti miei amici sono in ferie, così mi hanno dato la delega al ritiro. Resterò circa due ore mercoledì prossimo in coda in piazza Stradivari tra il via vai dei banchetti per ritirare. Alla controdeduzione circa la distribuzione anche nel pomeriggio obbietto che data la stagione piazza Stradivari non è una pineta e magari farà molto caldo (circostanza poco favorevole per gli anziani). Queste sono le quisquiglie, non dico del resto perché Dio mi sta mettendo una mano in testa consigliandomi la calma.
Grazie per l'ospitalità e buon lavoro.
G.R. Cremona, 4 luglio 2021
Innanzitutto, ringraziamo la lettrice per le puntualizzazioni, che insieme a quelle di altri lettori già postate e a quelle che posteremo nel prosieguo, ci consente di mantenere sotto il riflettore una questione fattuale che solo la sbrigatività del governo comunale ha, prima, identificato nella categoria routinaria e, poi, archiviata come risolta.
Non era così quando per primi aprimmo il dossier; men che meno lo diventa vieppiù procede la disamina del problema da parte dei cittadini-utenti e dei lettori (che non si accontentano né delle grida assessorili né delle rassicurazioni).
Sull'argomento, come suggerirebbe Giovanni Guareschi, non “moriamo neanche se ci uccidono”.
La vicenda della TARI “puntuale”, infatti, oltre che un'ulteriore dimostrazione di amministrazione non eccellente, costituisce l'ennesima riprova della propensione della giunta comunale a considerare la cittadinanza dei sudditi. Ecco, comprendiamo tutto, ma non l'arroganza combinata con la supponenza.
Come si sarà certamente rilevato nei due articoli postati qualche ora fa (sul medesimo argomento della Tari e sulle vicende del Teatro Ponchielli, L'Eco del Popolo ha alzato la voce e aumentato l'intensità della critica al governo cittadino di Cremona. Non è che in passato siano stati fatti sconti. Il sentiment personale e la linea editoriale furono tre anni fa di distaccato e non entusiastico appoggio al centrosinistra. Passato lo giorno del ballottaggio e gabbato lo santo della conferma, nessuno del cerchio magico vincente ha tenuto conto delle nostre riflessioni né tantomeno aperto un tavolo di "contaminazione" progettuale. Sia chiaro chi scrive non si ritiene depositario dell'assoluta verità. Ma un po' di esperienza dovrebbe essere riconosciuta. La testimonianza della testata socialista sui temi amministrativi è sempre stata ispirata, anche quando critica, da senso propositivo. Della conferma che ai boiardi del Municipio non gliene può fregar de meno (si può comodamente leggere: un...zzo) ci siamo fatti una ragione. Adesso, consapevoli del fatto che non getteremo nel panico nessuno, cambiamo timbro. Iniziando una stagione protesa all'interazione tra riflessione tematica e linea guida tendenziale. Non ci siamo mai sentiti (da adesso ancor di meno) supporter, sia pure disincantati e marginali, di questo aggregato politico-amministrativo. Non passiamo all'opposizione, perché non è questo un gesto congruo a un giornale. Ma, preoccupati per la piega delle gesta comunali e consapevoli di un probabile ulteriore decadimento prestazionale, comprensibilmente incoraggiato dalla dirittura d'arrivo del mandato, scriveremo (ancor più chiaramente) secondo scienza e coscienza, etica professionale (pur qualcosa concedendo alla passionaccia politica). Come sempre fatto, anche se in termini un po' ovattati.
Su questo cambio di passo, abbiamo fatto un riservato interpello dei nostri “azionisti”. Che hanno risposto “like”. Insomma, facendo il verso al “nuovo anno” di Dalla, “più forte ti scriverò”. (e.v.)