Come annunciato, stamani si è svolta nella piazza Comaschi di Gussola la cerimonia di commiato del Sindaco storico Giuseppe Gerelli; In una cornice di partecipanti significativa nonostante le precauzioni del momento. Le bandiere della SI, di Rifondazione, del PD e di SPI-CGIL hanno in qualche modo completato uno scenario di aderenza allo spirito idealistico del compianto protagonista di importanti testimonianze civili e politiche.
L'orazione funebre, il cui testo di seguito pubblichiamo integralmente, è stata pronunciata da Giuseppe Azzoni, per tanti anni dirigente di zona del PCI, Segretario della Federazione Provinciale e Consigliere della Regione Lombardia. L'attuale Sindaco Stefano Belli Franzini a nome della cittadinanza che Gerelli ha servito fedelmente per quasi vent'anni ha salutato lo scomparso. A seguire il gruppo di Enrico Tavoni “I giorni cantati” ha cantato l'Internazionale, bella ciao e l'inno dei lavoratori.
Pino Gerelli aveva compiuto cento anni il 14 giugno scorso, la salute, la lucidità, la condizione fisica si erano conservate bene fino a non molto tempo fa, purtroppo quest'anno esse si erano fatte precarie e poi si erano molto aggravate e lo hanno portato a ricongiungersi alla sua inseparabile moglie e compagna Giovanna che lo aveva lasciato pochi mesi fa, nel marzo scorso.
Oggi lo accompagnamo, tristi, al cimitero ma il segno che Giuseppe Gerelli ci ha lasciato è memoria, è esempio molto rilevante ed il suo valore rimarrà a lungo vivo tra noi.
Persona, cittadino, compagno, amico tanto schivo dal mettersi in mostra quanto caratterizzato da un operare concreto e prezioso con cui ha fatto cose importanti, da una generosa disponibilità senza pretese.
Cercando di definire quello che è stato con parole appropriate, ne scelgo alcune certamente condivise da tutti quelli che lo hanno conosciuto.
Era la sua una intelligente e realistica visione delle cose ed aveva l'attitudine a confrontarsi con chi la pensa diversamente.
Una naturale discrezione si univa ad una autorevolezza di esperienze e di equilibrio per cui si faceva ascoltare senza bisogno di alzare la voce...
Viveva con coerenza forti idealità e valori ma senza fanatismi. Una onestà mai neppure scalfita.
Spirito di iniziativa e capacità di tenere insieme le persone per un fine comune.
Potrei aggiungere altre belle caratteristiche ma non ce n'è bisogno.
Queste qualità si sono ben mostrate nel corso della sua vita, giorno dopo giorno, nella famiglia, nel lavoro, nel suo partito, nella comunità di Gussola.
Voglio qui sottolineare in particolare vicende e meriti di carattere pubblico. In questo campo la sua bussola erano le idealità della giustizia sociale, della libertà, della solidarietà, della democrazia, del socialismo: valori che considerava attivamente presenti nella organizzazione e nell'impegno del partito comunista italiano. Lui questi ideali ha cercato di metterli in pratica vivendoli con coerenza quotidianamente evitando declamazioni retoriche e vanterie.
In questo Gerelli si è ben inserito in una storia sociale, in una tradizione politica forte di Gussola: quella di Carlo Comaschi, di Domenico Somenzi, di Mario Pezzali caduto in Spagna, di Alessandro Vaia, Natale De Micheli, Giacomo Bergamonti, i Giarbella... La tradizione dei partigiani combattenti come Lupi e Furini, dei caduti come Giuseppe Marconi e Pietro Mangoni e gli altri. Pino Gerelli questa storia l'ha sempre sentita propria con orgoglio. E così, animato da spirito antifascista, fece attivamente parte del gruppo che diede vita alla lotta di liberazione, fino al 25 aprile e poi oltre il 25 aprile per costruire la democrazia concretamente nel suo paese.
Aderì subito alla sezione del PCI, poi a lungo ne sarà anche il segretario. Partecipò direttamente o attraverso l'organizzazione politica e sindacale alle lotte sociali qui particolarmente dure degli anni quaranta e cinquanta. Le occupazioni della “Cartiera” e delle terre demaniali, le lotte per i diritti come il “caropane”, contro i licenziamenti per discriminazione, la disoccupazione, i bassissimi salari...
Partecipò altresì allo sforzo per creare lavoro attraverso la cooperazione. Con determinazione e sacrifici, in mezzo a difficoltà di ogni genere nel dopoguerra qui si creò più di una cooperativa di produzione o di servizi come i trasporti: furono utili anche quando non riuscirono a resistere. Resistette la più importante, cioè la Cooperativa Muratori “La Solidarietà”. Il primo presidente fu Antonio Volta nel 1945, vennero poi numerosi altri, ricordo per tutti Valerio Rossi. Gerelli è stato anche lui presidente della cooperativa muratori negli anni '50 e comunque ne è stato sempre uno dei pilastri nel lavoro, nella proposta, nel tenere insieme le persone...
Qualche anno fa si fece un libro per il 70° anniversario della cooperativa: vi inviterei a leggere le pagine nelle quali Gerelli descrive con lucida competenza e con passione il concreto lavoro del muratore in quegli anni... il lavoro del provetto muratore quale lui stesso è stato. Sono pagine con descrizioni che affascinano e che trasmettono piena consapevolezza della fatica, della perizia, del valore primario del lavoro di ciascuno e la soddisfazione per il lavoro ben fatto... tante esperienze che tuttora ci parlano.
Fondamentale, poi, è stato il suo impegno pubblico di amministratore comunale, in particolare come Sindaco di Gussola per molti anni, dal 1970 al 1987.
In questo periodo sono davvero molte le cose importanti alle quali dette impulso e che si realizzarono. Non posso qui commentarle come meriterebbero, ne cito solo alcune particolarmente significative.
Per esempio le scelte e le attività in tema di ambiente e territorio con la creazione del parco comunale, cura del verde e piantumazioni di alberi. E con la grande operazione, in collaborazione tra il Comune e gli agricoltori, che ha portato ad eliminare intasamenti ed a bonificare diversi chilometri di fossi ad evitare gli allagamenti ed inquinamenti e col conseguente rifacimento di decine e decine di ponti e ponticelli.
In tema di scuole si operò un notevole rinnovamento con il razionale scambio nell'uso degli edifici esistenti adibiti a municipio ed a scuole. Coi relativi restauri e modifiche si compì il riordino di elementari, materne, media con palestra e campo sportivo. Nel 1978 si avviò anche un servizio di asilo nido.
I settori dell'urbanistica ed edilizia videro la adozione nel 1980 del nuovo piano regolatore con impulso e più aggiornate regole per l'edilizia; importante anche la costruzione di numerosi minialloggi deliberata dal consiglio comunale nel 1983.
Nel 1976 si mise in opera la rete del gas, con gestione comunale.
Ci sarebbe ancora materia per continuare di molto l'elenco, non posso farlo ma una cosa voglio ancora sottolineare, una cosa di cui ho vivo ricordo personale per i frequenti rapporti che avevo con Gerelli e con Gussola nella attività politica che svolgevo in quegli anni.
Parlo dello “stile” di Gerelli sindaco. Facile, quotidiano e non demagogico il rapporto con la gente. E metteva sempre in luce più di suoi meriti la collegialità, la collaborazione della Giunta, del Consiglio, del personale comunale. Nessuna vanagloria, sobrietà, rapporti di rispetto e dialogo con la minoranza, istituzione di commissioni comunali aperte per valorizzare le competenze e le attitudini degli amministratori, dei dipendenti, di non pochi cittadini. In quegli anni lavorarono fino a una ventina di commissioni su materie ed obiettivi concreti per il paese.