Come annunciato nei giorni scorsi dalla nostra testata e in generale da una corale positiva testimonianza ispirata in senso pluralista, stamane ha avuto luogo l'installazione delle 19 Stolperstein, 19, “pietre d'inciampo” (una per ricordare ognuno dei cittadini oggetto della “soluzione finale”).
L'averne scritto molto, tra cui il testo della brochure che verrà stampata e diffusa, ci esime da ulteriori richiami e ci invita a dedicarci all'essenziale di quella che più che una cerimonia, può opportunamente essere definita una testimonianza collettiva. Di memoria, di consapevolezze, di volontà divulgativa. E quando scriviamo ciò, ci riferiamo in particolare alla centralità di un apporto, di un valore aggiunto al progetto, che è stato la partecipazione della scuola educante e della materia prima su cui si costruisce il futuro comunitario: le decine di scolari (che hanno finito, insieme alla sala regia del progetto e dell'artista Gunter Demnig, per assumere il ruolo di un inequivocabile “missione compiuta!”).
Perché, se è indubitabile la circostanza che l'installazione delle 19 “pietre” nel cuore morale della Città (il cortile municipale) e diffusamente di fronte alle ultime abitazioni dei cremonesi di religione israelita prelevati e destinati alla “soluzione finale”, arricchirà l'asset della memoria, è altrettanto innegabile che, in questi contesi un po' deprimenti, la realizzazione di questo progetto, partito dall'ambiente educante (più che scolastico!), è un fecondo indirizzo.
Ne fanno fede le immagini scattate in corso d'opera e il palpabile entusiasmo/consapevolezza sprizzante dalla “delegazione” della Scuola Primaria Don Mazzolari.
Che dire… e come concludere? Un corale riconoscimento all'impegno del Comune (e per esso l'Assessore Burgazzi), dei tre ricercatori Azzoni – Mascarini – Carotti (che hanno redatto le schede), all'ANPI, ai cittadini che sono stati partecipi, alle Maestre che hanno dimostrato quanto bene fa l'insegnamento “inclusivo” (ne è stata dimostrazione il composito ma coeso “assortimento” della “brigata”).
Grazie bambini, grazie Maestre.
Servizio di Laura Panni.