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Per il nostro benessere meglio i classici di una SPA

Abbiamo ricevuto e volentieri riportiamo

  15/01/2020

Di Redazione

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Cristina Dell'Acqua presenta il suo libro, conversazione con gli studenti della classe V B del liceo classico Racchetti Da Vinci

Accompagnamento musicale di allievi del Folcioni

Sentimenti e relazioni: amore, coraggio, amicizia, costruzione delle radici. «Noi siamo gli stessi di 2.500 anni fa, i classici intercettano le nostre ferite scoperte e non ci offrono soluzioni, ma ci mostrano la complessità. Ci fanno star bene perché ci permettono di andare in profondità, alla radice dei pensieri. È una prospettiva dalla quale guardare il mondo. Senza farsi travolgere dal quotidiano. Ne abbiamo tutti bisogno». A parlare è Cristina Dell'Acqua, insegnante al Collegio San Carlo di Milano, che nel suo libro “Una Spa per l'anima” indica anche la soluzione ai problemi che pone: prendersi cura della vita con i classici greci e latini si può.

La docente è la prossima ospite del Caffè Letterario di Crema dove parlerà del suo libro conversando con intervistatori molto speciali: gli studenti della classe V B del liceo classico Racchetti Da Vinci, guidati dalla professoressa Simona Della Torre. Giovani talenti anche gli allievi dell'Istituto Folcioni che accompagneranno la serata con i loro interventi musicali.

"Una spa per l'anima” di Cristina Dell'Acqua è una lettura terapeutica, un modo nuovo di riscoprire i classici, per imparare a prendersi cura della vita con i classici greci e latini. Tutti noi sappiamo che il segreto di una vita autentica dipende dall'attenzione che dedichiamo alla nostra anima, e nessuno è in grado di farlo meglio di noi. Ma come riuscirci? Chi si preoccupa più di insegnarcelo? Questo libro arriva in nostro aiuto perché scrittori latini e greci diventano maestri di benessere interiore. Una Spa per l'anima nasce dalla passione di Dell'Acqua, docente di greco e latino, che ha imparato con il tempo a frequentare i classici, sperimentandoli nella propria vita e in quella dei suoi tantissimi alunni. «I libri di Seneca, Eschilo, Sofocle, Euripide, Ovidio, Galeno, Quintiliano, Cicerone e Menandro ci parlano, in qualunque fase della vita, a condizione che li si stia ad ascoltare e, dentro di noi, li si trasformi da testi inaccessibili in libri dotati di virtù terapeutiche». Con Eschilo apprendiamo il coraggio di avere paura, con Sofocle la formula della giovinezza, mentre Euripide ci aiuta ad allenare la nostra volontà e Seneca ci insegna come diventare i migliori amici di noi stessi: pillole di resilienza che entrano nella nostra vita di ogni giorno. Leggendo le pagine di questo libro riscopriamo che in greco dire eroe è un augurio, come se dicessimo a qualcuno: «Ti auguro di diventare l'uomo o la donna che hai dentro ». Che il profumo, per fumum, attraverso il fumo, collegava il mondo degli dèi a quello degli uomini. E che i ragazzi, che quotidianamente Cristina Dell'Acqua incontra a scuola, amano il titano Prometeo non perché sia un ribelle che ruba il fuoco agli dèi, ma perché fa qualcosa di diverso e da cui anche noi adulti dovremmo imparare: ascolta il loro cuore. Esiste un classico a misura di ciascuno: non siamo noi a leggere i classici, ma loro a leggere noi.

"Andando oltre la ‘riscopertà dei classici, lei ha trasformato gli scrittori greci e latini in dei veri e propri life coach: tutto può essere attualizzato?” è stato chiesto alla professoressa Dell'Acqua, che in questi mesi ha incontrato studenti in ogni regione d'Italia. Ha risposto, significativamente, così: “Più leggo, più traduco e più racconto i classici e più mi convinco che non siano loro ad essere attuali ma piuttosto noi ad essere classici. Quando leggete quello che scrive Catullo con disperazione a Lesbia, la donna che ama, da mihi basia mille, pensate che sia lui a essere attuale oppure noi ad essere come lui? Non tutto però può essere attualizzato, lo è solo, secondo me, ciò che intercetta sentimenti senza tempo. Il sentimento di paura, amore, gelosia, ansia, timidezza, rabbia, frustrazione, mancanza di fiducia in sé stessi è senza tempo e gli autori greci e latini che hanno scoperto il loro modo di viverli, lo hanno fatto anche per noi. Ci hanno insegnato un metodo di vita, che in greco significa strada attraverso cui arrivare a qualcosa. A noi stessi”.

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