È prevista per metà febbraio una conferenza sul tema della questione socialista nella sinistra italiana. All'organizzazione del significativo evento, che si svolgerà a Crema, stanno lavorando dirigenti del PSI e singoli esponenti dell'associazionismo socialista. Si tratta di un momento di avvio di una riflessione che, specie dopo la debacle del referendum costituzionale, riveste una pregnanza particolare per chi, nell'attuale sinistra, non si vuole arrendere né all'idea che il profilo riformista risulti sempre soccombente alle prove con il popolo sovrano né all'idea che per essere appunto di sinistra occorra inseguire sempre e solo un indeterminato impulso contrarian. La convention, di iniziativa non partitico, è rivolta a chi socialista lo è ancora per tessera, a chi, pur non avendo tessera, non rinuncia agli ideali del socialismo umanitario, liberale e riformista, a chi milita nel PD e vorrebbe che questo maggioritario movimento di centro-sinistra fosse più aderente alla condizione di appartenenza al PSE.
L'Eco del Popolo, che in questi giorni festeggia il 128° anniversario della sua fondazione ad opera degli apostoli del socialismo umanitario, guidati da Leonida Bissolati, è parte attiva di questo tentativo di riflessione politica. Che ha come ambizione il recupero dei presupposti per il rilancio della progettualità del pensiero socialista e la restituzione di ruolo attivo nella vita politica ed, in particolare, nella testimonianza della sinistra riformista.
Per una convergenza di disponibilità a riprendere il filo di questo ragionamento e ad organizzare l'annunciata occasione di dibattito, è indetta per sabato 21 gennaio alle ore 15 a Crema presso il Circolo ARCI di S. Bernardino in via XI Febbraio un incontro preparatorio, assolutamente aperto al contributo di chi fosse interessato a questo progetto.
L'Eco pubblica di seguito un contributo di Virginio Venturelli che costituisce una base per meglio delineare il profilo dell'iniziativa e definire i contenuti progettuali.
L'appuntamento, sullo sfondo dell'imminente congresso nazionale del PSI, si propone l'obiettivo di valutare le condizioni in essere perché
unitariamente si possa contribuire alla:
- ricostruzione storica e culturale del socialismo italiano,
- ricostituzione di una larga e forte area socialista nel nostro paese,
- formazione ambito Comunità Socialista Cremonese (vedi allegato )
- presentazione di una lista autonoma, ovvero in alleanza, dei
socialisti, in occasione del prossimo rinnovo amministrativo del
Comune di Crema.
Un progetto di comunità socialista cremonese
Il socialismo vive di grandi obiettivi, di grandi sfide, di speranze di cambiamento. Ove non è così muore. La domanda di socialismo, di solidarietà, di maggiore giustizia sociale ritorna ad essere crescente in larga parte del mondo. Milioni di cittadini chiedono di essere ascoltati e corrisposti da una rinnovata scoperta e attualizzazione dei valori del socialismo in senso lato, anche nei Paesi europei. Anche in Italia, la cancellazione della tradizione socialista ha prodotto un drammatico arretramento dei diritti di chi vive del proprio lavoro e delle persone più deboli.
Forte è quindi il bisogno di far decollare una nuova fase democratica ove la cultura socialista si ponga chiaramente in alternativa agli indirizzi del liberismo tipici delle forze di centro - destra.
In questa ottica, i socialisti di fatto e non solo di nome, hanno un dovere esplicito: operare attivamente affinché, nella forma più larga ed aperta possibile, decolli urgentemente una strategia politica in grado di proporre a tutti gli italiani una prospettiva di largo respiro, rispondente ai bisogni dei cittadini, delle famiglie, del mondo del lavoro, dell'ambiente perché se arresti il degrado.
Per quanti fanno riferimento al socialismo, non è più assolutamente giustificabile restare indifferenti, ovvero chiusi, come in molti gruppi, nella rispettiva autoreferenzialità. Tra le organizzazioni e le associazioni politiche e/o culturali di ispirazione socialista, ferme restando le autonomie dei singoli soggetti, occorre si sviluppi una discussione seria e concreta che porti finalmente alla condivisione di un comune progetto per il futuro.
Ad ogni livello, partendo dal basso, ove maggiore è il contatto con là realtà e la conoscenza delle aspettative locali. Nelle realtà provinciali, vanno sperimentate e attivate forme transitorie di confronto tra i partiti, le associazioni, i movimenti politici territoriali, i circoli e semplici cittadini, finalizzate al superamento della negativa esistente frammentazione dell'area socialista.
Nella cornice sopra delineata, lanciamo quindi ai socialisti cremonesi, ovunque essi siano, l'invito a rompere ogni indugio schierandosi a sostegno della creazione di un ambito di coordinamento della Comunità Socialista Cremonese, ove unitariamente decidere la sua formalizzazione e azione politica amministrativa sul territorio. Senza questa libera e incentivata mobilitazione preventiva in ogni parte dell'Italia, ricostruire un partito socialista, degno di questo nome, rappresentativo e popolare, è semplicemente una aspirazione velleitaria.