L'ECOANTIFASCISMO ENNIO SERVENTI CRONACHE DAL CIGLIONE
Storie e percorsi in ricordo del partigiano Bruno Ghidetti.
Crediamo opportuno, nel quadro del programma di celebrazione della Liberazione, pubblicare integralmente la brochure edita per iniziativa del Circolo “Salvador Allende” dell'ANPI cremonese. Ne è autore Ennio Serventi, che ripercorre la figura del Partigiano Bruno Ghidetti. Al quale, per iniziativa delle Associazioni Partigiane, del Comune e dell'artista Graziano Bertoldi, è stata dedicata una lapide nel luogo in cui avvenne il sacrificio.
Prefazione
La storiografia sulla Resistenza, di cui l'ANPI si è fatta e si fa, in ogni occasione possibile, promotrice, si è sostanzialmente “stabilizzata” su due livelli di ricerca: il primo, quello delle indagini ufficiali a livello macrostorico, le cui linee operative sono oggi completamente articolate; il secondo, che potremmo definire della storiografia “diffusa”, “locale”, che ha ancora tanto da insegnarci per il semplice motivo che diverse vicende secondarie del periodo resistenziale non sono state ancora adeguatamente chiarite. Parlare di storiografia “minima” non vuol dire esprimere un giudizio di valore, perché tante ricerche sui fatti locali sono utili in quanto ci illustrano meglio come il fronte della Resistenza si articolasse nei confronti dell'avversario nazifascista, diversamente, a seconda dei luoghi e dei teatri operativi della guerra partigiana.
A questa storiografia locale appartiene, appunto, l'indagine di Ennio Serventi, “CRONACHE DAL CIGLIONE – (storie e percorsi in memoria del partigiano Bruno Ghidetti)”. L'autore, infatti, partendo da ricordi personali e dalle testimonianze di partigiani da lui conosciuti, costruisce una rievocazione, libera ma allo stesso tempo circostanziata, dei fatti che si verificarono nei giorni cruciali della liberazione (fine aprile 1945) nel territorio tra Cremona e la sponda piacentina del Po. La ricostruzione dei fatti, con l'intervento dei diversi personaggi, è vivace e visivamente precisa, nel senso che si avverte, da parte dell'autore, una capacità di descrizione puntuale, e direi quasi “affettuosa”, nei confronti degli aspetti del paesaggio, delle lanche, dei canali, dei bodri che furono teatro d'azione delle squadre partigiane, un teatro in cui esse si mimetizzavano in relazione alla conformazione del terreno e alle mosse degli avversari. In questo contesto, le figure dei protagonisti si stagliano con pochi suggestivi tratti (si pensi ad esempio alla figura del nuotatore audace, Ezio Ghiraldi, che affronta impavido la corrente contraria dei canali) e ad altri personaggi secondari.
Insomma, Serventi è un narratore spontaneo ed essenziale; e questa è una qualità che ben si presta a mettere in luce vicende che, altrimenti, sarebbero destinate all'oblio.
È con piacere, quindi, che il circolo cittadino dell'ANPI-Cremona, “Salvador Allende”, promuove la presente pubblicazione, nella convinzione che, sul piano dell'indagine sul passato, le storie “minime” hanno la stessa dignità di quelle “ufficiali”, se vogliamo veramente comprendere le ragioni fondative della Resistenza italiana ed illustrarle alle generazioni presenti e future perché imparino a conoscerle e ad amarle.
Per il circolo cittadino ANPI- Cremona “Salvador Allende”
Il coordinatore Vincenzo Montuori.