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ECO-Bacheca del 24 maggio

  24/05/2024

Di Redazione

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Le opere di Evola a Cremona

La mostra monografica Julius Evola futur-dadaista (1915-1921). Opere da una collezione privata approdata a Cremona nello spazio espositivo del Museo Civico Ala Ponzone, inaugurata mercoledì 15 maggio, resterà aperta fino al 2 giugno.

La mostra prevede l'esposizione di una serie di opere provenienti da una prestigiosa collezione privata milanese, espressione di una produzione pittorica limitata ma significativa, e caratterizzate da un comune denominatore, ovvero la costante ricerca dell'Assoluto, così come il cammino d'artista di Julius Evola appare simile a quello di un'iperbole, la curva che tende all'infinito. L'arte di Evola, inserita nel contesto delle avanguardie artistiche del XX secolo, a cavallo tra Futurismo, Astrattismo e Dadaismo, consente di comprendere la ricerca evoliana orientata al superamento dei limiti offerti dall'Arte stessa. I suoi dipinti sono caratterizzati da elementi astratti carichi di energia, quasi psichedelici, seguiti da paesaggi che lui stesso definì interiori, espressione dello spirito con riferimenti ermetici ed esoterici.

Dopo l'inaugurazione, lo scorso mercoledì 15 maggio, della mostra Julius Evola futur-dadaista (1915-1921). Opere da una collezione privata nello spazio espositivo del Museo Civico Ala Ponzone e dell'esposizione Giulio Cesare Evola (1898-1974). Un percorso bibliografico che si snoda nelle sale della Biblioteca Statale di Cremona e dopo la proposta del concerto di musica DADA, giovedì sera 16 maggio, presso lo storico teatro della “Società Filodrammatica”, si prosegue nel racconto della vicenda artistica, filosofica e umana di Julius Evola, sabato 25 maggio p.v.

La giornata si preannuncia molto ricca. Alle ore 16.00, Guido Andrea Pautasso, curatore della mostra illustrerà sia l'esposizione pittorica presso il Museo Civico che l'esposizione documentaristica presso la Biblioteca Statale. Poi, alle ore 17.30, nella sala conferenze della “Società Filodrammatica Cremonese”, in piazza dei Filodrammatici 1, verrà proiettato il breve film "Parole oscure e paesaggi interiori" (Euphonie, 2024), di Giorgio Calcara e Massimiliano Cocciolo. La riscoperta, negli ultimi anni, di Julius Evola artista - poeta e pittore, futurista e dadaista - ha portato alla luce, oltre al ritrovamento di quadri noti e opere prima sconosciute, nuove importanti informazioni che hanno infiammato la critica d'arte e ulteriori prospettive di studio. Consequenziali le mostre retrospettive dedicate ad Evola, recentemente, e i saggi di approfondimento che collocano a pieno diritto questo artista tra i protagonisti delle avanguardie del primo Novecento. Il film "Parole oscure e paesaggi interiori" è la video documentazione storica e critica di questo breve ma intenso percorso artistico. A seguire Alessandro Zontini, vicepresidente della Filodrammatica, dialogherà con Pautasso in merito al libro di quest'ultimo “Julius Evola (anti)fascista negli anni trenta” (Ritter, 2022) che sarà anche acquistabile in loco. Evola era infatti, visto come un intruso che partecipava ai dibattiti delle riviste fasciste cercando di influenzare le scelte dei gerarchi con una visione politica assai poco fascista e molto tradizionalista. Il libro si sofferma sugli articoli di Evola pubblicati sulla rivista “Il Saggiatore”, sul perchè Evola ebbe a collaborare con la stessa e ricorda i rapporti spesso connotati da forti contrasti con la redazione. Del fascismo Evola non amava il lato populista, gli ammiccamenti al Vaticano, il lato socialista. Nei rapporti della Polizia politica veniva definito “antifascista, amico di antifascisti, pericoloso emissario della Terza Internazionale” oltre che degenerato, pederasta, satanista, etc. Un pomeriggio assai ricco e chiarificatore cui è bene non mancare per comprendere meglio l'esperienza dada e la vicenda intellettuale di Evola.

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