Società Filodrammatica Cremonese
Panettone in velocità - Aspis Edizioni
Da sempre considerato un dolce dell'antica tradizione gastronomica milanese, il Panettone cela un cuore modernissimo e futurista come svelato dagli scritti del fondatore del Futurismo Filippo Tommaso Marinetti, da Angelo Rognoni e Fortunato Depero in Panettone in velocità, volumetto dalla casa editrice Aspis che in questi anni ha focalizzato le sue ricerche sugli ambiti meno noti e conosciuti del movimento futurista. Proprio un racconto di Depero dà il titolo a questa raccolta in maniera emblematica e che contraddistingue le attenzioni mosse dai futuristi nei confronti del perfetto dolce di Natale e non solo.
Marinetti dal carcere di San Vittore dove era stato rinchiuso per le manifestazioni interventiste nel centro di Milano chiedeva alla sua fida domestica Nina Angelini di spedirgli un panettone al giorno per placare la fame, mentre Rognoni fissava sognante il dolce con le uvette e i canditi nelle vetrine delle pasticcerie luminose come delle gioiellerie, e Depero si immaginava addirittura trasformato in un piccolo topolino per intrufolarsi in pasticceria e mangiare di nascosto il cuore del dorato panettone. E se poi Marinetti e i cuochi futuristi per rendere davvero speciale il Panettone suggeriscono di farlo lievitare in volo con un Caproni sul Lago di Como, ecco che tutto ciò che può sembrare un sogno o una fiaba poteva accadere davvero ma per scoprirlo basta seguire nelle pagine di Panettone in velocità la vera storia della pasticceria Baj Milano 1768, confetteria-pasticceria che ai tempi dei futuristi aveva sede in via Santa Radegonda ed era affacciata su Piazza del Duomo a Milano.
Panettone in velocità è una edizione microAspis realizzata in materiali particolarmente pregiati in collaborazione con il Mart Museo di arte moderna e contemporanea di Trento e Rovereto, con la Casa d'Arte Futurista Depero di Rovereto e soprattutto con il marchio Baj Milano 1768.
Sul panettone nel volumetto troviamo aneddoti di Marinetti, una poesia parolibera di Rognoni, i racconti di Depero oltre alla sua Palato-lista, lista delle vivande ideata per il “Pranzo di Natale” del perfetto futurista, accompagnati da un testo critico di Guido Andrea Pautasso e da una nota di Federico Zanoner, responsabile della Casa d'Arte Futurista Depero, che ringraziamo anche per la concessione dell'immagine in quarta di copertina, Luci di Natale, sempre opera del futurista roveretano. L'elaborazione grafica della copertina, è merito del curatore del Museo di Storia del Panettone Baj Tomaso Baj, erede di Giuseppe Baj, fondatore della confetteria-pasticceria Baj nel 1768.
Panettone in velocità sarà presentato venerdì 21 febbraio alle ore 18.00 puntuali presso la prestigiosa sede della Società Filodrammatica Cremonese (Piazza Filodrammatici, 2, 26100 Cremona CR). Dopo i saluti del Presidente della Società Filodrammatica Cremonese, Giorgio Mantovani, che cerca sempre di rivitalizzare il mondo culturale cremonese con iniziative assolutamente originali, presenteranno l'evento l'editore Camilla Scarpa, lo studioso delle avanguardie artistiche del ‘900 Guido Andrea Pautasso, il vicepresidente della Società Filodrammatica Cremonese Alessandro Zontini e, con l'occasione, insieme ad una fumante tazza di tè, sarà possibile assaggiare lo storico Panettone Baj Antica Milano Cappelliera 1768. Si tratta di un panettone di eccezionale bontà, prodotto in un limitato numero di esemplari di cui gli ultimissimi esemplari saranno offerti nel pomeriggio del 21 febbraio.
Qualche rara ed ultima copia del volumetto Panettone in velocità sarà messa in vendita, altrimenti acquistabile sul sito della casa editrice Aspis: www.aspisedizioni.it
Comunicato stampa della Società Filodrammatica Cremonese
Socialisti in movimento
Lunedì 24 febbraio alle ore 17,30 a Milano presso il Circolo De Amicis in via De Amicis 17, incontro su: Quale futuro per la nostra economia. Dalla guerra in Ucraina alla presidenza Trump.
Un incontro promosso da Socialisti in Movimento in collaborazione con il Circolo De Amicis per capire cosa è successo negli ultimi anni, in quale situazione ci troviamo oggi e quali potrebbero essere i futuri scenari.
Abbiamo chiesto a quattro esperti di iniziare a discutere con noi sulla politica economica e industriale del paese in una fase delicatissima della politica mondiale.
Roberto Biscardini
Presentazione libro
L'Antifascismo della preparazione
Venerdì 21 febbraio Sala teatro “Ferrini”, corso Garibaldi 121.(Sant'Agata): L'Antifascismo della preparazione.
Giuseppe Cappi (1883-1963), Costituente e Presidente della Corte Costituzionale. Rel. Fabio Amadini. Assessore alla Cultura. Castelverde. Introduzione Franco Verdi Anpc Cremona.
Quando Mussolini sciolse tutti i partiti (R.D.1848/1926) tranne il suo e l'Italia divenne una dittatura, Giuseppe Cappi era un quarantatreenne avvocato, nativo di Castelverde, allora Castagnino secco, già attivo in politica con ricco profilo di levatura nazionale. Figlio del dottor Ercolano, il medico condotto studioso della Pellagra, la malattia dei contadini malnutriti, il giovane Cappi aveva attinto la passione politica per la Giustizia e il riscatto delle plebi, dal conterraneo Guido Miglioli. Nel 1907 fu consigliere comunale a Cremona, nel 1910 deputato. Dopo la guerra, cui partecipò, aderì al Partito Popolare di Sturzo e dal 1920 al 1924 fu consigliere nazionale e componente della Direzione. Schierato nella corrente di sinistra, dopo l'avvento al potere di Benito Mussolini fu tra i più decisi oppositori alla partecipazione dei Popolari al Governo. Nel 1923 fu processato per propaganda sovversiva e, in seguito, assolto. Durante la dittatura mussoliniana si dedicò solo all'attività forense. Dopo la guerra aderì alla Democrazia Cristiana. Deputato alla Costituente, fece parte della Commissione dei 75, fu confermato alla Camera nelle elezioni del 48 e del 53. Dal gennaio al luglio del 1949 fu segretario nazionale dello Scudo Crociato, mediando tra le posizioni di DeGasperi e di Dossetti. Nel 1955 fu eletto Giudice Costituzionale e nel 1961 presidente della Corte Costituzionale. Morì a Roma il 12 luglio 1963. Fu, il suo, l'antifascismo dell'opposizione morale, della preparazione della rinascita democratica. Il ritiro dalla vita politica non fu solo obbligato, ma assunse valore morale, testimoniale, etico, di contrapposizione silenziosa alla sciagura dittatoriale. Non perse i collegamenti e preparò le condizioni per la rinascita democratica.
Dell'Antifascismo di Cappi parlerà, in un incontro promosso dall'Anpc di Cremona (presidente Franco Verdi) venerdì 21 febbraio alle 17,30, nel teatro di S. Agata (corso Garibaldi 121) il giovane studioso Fabio Amadini, assessore alla Cultura del Comune di Castelverde. Amadini ha curato, nel 2023, per il Comune di Castelverde, la pubblicazione di un saggio “La Primavera del Diritto e della Democrazia. Lettere di Giuseppe Cappi a don Primo Mazzolari”.
Associazione Postumia Centro Studi e Ricerche di scienze Lettere e Arti