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Dossier Tamoil

Un timido e forse ancora incerto sussulto di consapevolezze

  14/04/2022

Di Redazione

Dossier+Tamoil

Proprio perché siamo testata prevalentemente di denuncia rispetto ai campi in cui la concorrenza omologata non si spinge, rientriamo nell'argomento con un titolo cautamente segnalatore di sviluppi, timidi ed incerti, ma in qualche misura suscettibile di invertire le perniciose tendenze sin qui registrate. 

I fatti nuovi che spostano la trattazione del tema dalle prerogative di testimonianze minoritarie a una platea più vasta e per di più dotata di titolo istituzionale sono l'iniziativa adottata dal Consigliere Regionale dem Matteo Piloni (per il vero sempre presente sulle criticità ambientali e sanitarie del territorio) e il pronunciamento del Consiglio Comunale. 

Di cui diamo volentieri conto; nell'auspicio che sia solo un debut. Essendo abbastanza scontato che non si potesse e non si potrà ulteriormente tollerare una testimonianza civile a così bassa intensità, per non dire a minimo sindacale. Il raggio del coinvolgimento riguarda, oltre che la gravità reale dell'inquinamento (di suolo, sottosuolo, acque superficiali e sotterranee, aria) migliaia di soci delle Canottieri, di residenti del Quartiere Po, di sensibilità ambientalistiche e, ultimo ma non ultimo, le attività giurisdizionali e forensi. 

Non si può non sottolineare positivamente la scesa in campo della totalità del consesso comunale elettivo. Uno snodo che riqualifica, dopo le “magre” dell'Assessore competente e del referente dirigenziale, l'autorevolezza (e speriamo l'incisività) della Civica Amministrazione. 

Ordine del giorno presentato in data 1° aprile 2022 da consiglieri comunali vari (primo firmatario Alessandro Zagni) sull'intervento presso il Ministero della Transizione Ecologica al fine di promuovere insieme l'azione civile nei confronti della Società Tamoil.

 

Premesso che: 

in data 15 luglio 2015 la Giunta comunale ha approvato la delibera n.134 "Costituzione in giudizio innanzi alla Corte d'Appello di Brescia nell'appello avverso la sentenza emessa dal Tribunale di Cremona - Sez. penale - in data 18/7/2014 nei confronti dei manager della Società Tamoil Raffinazione; 

Ricordato che: 

in data 26 settembre 2018 la Corte di Cassazione ha condannato in via definitiva manager Tamoil per disastro ambientale e ha confermato a titolo di risarcimento danni le provvisionali erogate al le parti civili, fra le quali il Comune di Cremona; 

in data 28 novembre 2018 la Giunta comunale ha approvato la delibera n. 261 "Tamoil Raffinazione S.p.A.: avvio di azione giurisdizionale in sede civile nei confronti dei soggetti responsabili degli atti di inquinamento ambientale", considerato che "la natura di provvisionale rivestita dal risarcimento ottenuto consente l'avvio di un giudizio in sede civile nei confronti dei soggetti responsabili, finalizzato alla definitiva liquidazione dei danni non ambientali provvisoriamente riconosciuti dal giudizio penale"; 

Preso atto che: 

il D. Lgs. 152/2006 prevede che il Ministero dell'Ambiente (oggi della Transizione Ecologica) possa esercitare l'azione civile e quantificare il danno ambientale; 

il Ministero, seppur sollecitato da inizio processo, non si è mai costituito come parte civile; 

Il Consiglio Comunale impegna il Sindaco 

a chiedere al Ministero della Transizione Ecologica di affiancare il Comune di Cremona nell'azione civile di risarcimento dei danni. 

Dopo che l'ordine del giorno è stato illustrato dalla consigliera Simona Sommi (Lega – Lega Lombarda), il consigliere comunale Roberto Poli (Partito Democratico) ha presentato il seguente emendamento in sostituzione della disposizione finale:

A sollecitare nuovamente il Ministero per effettuare la valutazione del danno ambientale e ad agire per le vie legali per il risarcimento dello stesso tenendo conto che è l'unico soggetto che ne ha la legittimazione attiva.  

Sono quindi intervenuti i consiglieri Lapo Pasquetti (Sinistra per Cremona – Energia Civile) e Stella Bellini (Partito Democratico). L'Assessore all'Ambiente Simona Pasquali che ha espresso parere favorevole all'ordine del giorno emendato e che una volta approvato il Comune si attiverà attraverso la propria Avvocatura come da indirizzo del Consiglio.  

L'ordine del giorno, come emendato, è stato infine approvato all'unanimità.  

 

 

Matteo Piloni: TAMOIL: “ANCHE LA REGIONE LOMBARDIA DEVE FARE LA SUA PARTE” 

“Sulla vicenda Tamoil è opportuno che si faccia sentire anche Regione Lombardia, soprattutto attraverso il ruolo di Arpa, la sua Agenzia per l'Ambiente” a dichiararlo - all'indomani del consiglio comunale che a Cremona ha approvato all'unanimità un ordine del giorno in cui si chiede di sollecitare il Ministero per effettuare la valutazione del danno ambientale e ad agire per le vie legali per il risarcimento - è il consigliere regionale del Pd Matteo Piloni che oggi ha presentato sul tema un'interpellanza a cui sarà tenuto a rispondere in aula consiliare l'assessore Raffaele Cattaneo. 

“Vogliamo sapere se la Regione Lombardia, alla luce della sentenza definitiva, si costituirà parte civile e se, dopo la dismissione degli impianti, sosterrà l'iter amministrativo del Comune di Cremona – spiega Piloni – rafforzando innanzitutto il lavoro di Arpa nell'ambito degli approfondimenti tecnici necessari per verificare la funzionalità della barriera idraulica presente nelle aree esterne e interne della società Tamoil Raffinazione Spa”. 

“Chiediamo, inoltre, di promuovere un confronto con il Ministero dello Sviluppo Economico e il Ministero della Transizione Ecologica per accompagnare il Comune di Cremona nel procedimento di definizione del futuro dell'area – conclude Piloni – prima con specifici approfondimenti sullo stato di contaminazione dei terreni e delle falde nelle aree interne e, in un secondo momento, pianificando progetti di riutilizzo delle aree, anche e soprattutto nell'ottica di una vera transizione ecologica ed energetica”. 

Milano, 12 aprile 2022 

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