Anche i più neghittosi alla percezione dei particolari avranno notato alcune insistenze, nell'annuncio e nella caratterizzazione dell'evento: “liberazione di Roma” e “lettura laica della rievocazione”.
Piacerebbe anche a noi poter trasmettere presentazioni della ricorrenza/celebrazione ispirate dall'accertamento delle condizioni che certificassero il superamento dei contrapposti punti di partenza e l'acquisizione di visioni e certezze condivise sul terreno della laicità, della tolleranza, del pensiero illuministico. Di cui quella “breccia” fu percepita come imperdibile occasione di rinnovamento.
Ma così non sarebbe stato e non é. La “libera Chiesa in libero Stato” è un aforisma teso a raffigurare un permanente condizionamento a carico di un'entità istituzionale, che non ha accettato di scandire nei fatti una separatezza rispettata e sostanziale e, che, sugli specifici tematici, continua, nei migliori scenari, a giocare in difesa.
Non è, considerando la nettezza del riferimento, neanche il caso di dettagliare i recenti riferimenti.
Vorremmo anche smarcarci dalla fattispecie elitaria di impenitenti testimoni protesi all'ingessamento del profondo significato di un accadimento lontano nel tempo, ma meritevole, secondo noi, di non essere consegnato all'oblio o a rivisitazioni formali ed incongrue al suo vero valore anche rispetto alla sua attualizzazione.
D'altro lato, motivi di inquietudine e di allarme per la condizione di sofferenza delle linee guida illuministiche e della ragione rispetto ai rigurgiti oscurantisti ed antimodernisti (di cui il “potere temporale” costituisce il picco per eccellenza) sono cresciuti nel tempo e con l'affacciarsi della difficile compatibilità tra la renitenza a misurarsi col procedere del sapere e della scienza e lo spessore di eventi drammatici e di difficile inversione.
Alla vigilia del 151° anniversario di quella “breccia” che costituisce per noi un monito ad un'inconclusa transizione, situiamo in tali consapevolezze e propositi una celebrazione che negli ultimi due decenni ha tratto linfa dall'insegnamento del professor Mario Coppetti (sul punto irriducibile stimolo alla testimonianza laica) e che continua a trovare conforto nella volontà, magari minoritaria, di non ripiegare e di non conformarsi.
Per ragioni prudenziali e di rispetto, l'evento si svolgerà nel luogo maggiormente deputato, vale a dire nei pochi bastevoli metri quadrati antistanti la lapide dedicata al maggior Giacomo Pagliari.
151° Anniversario della presa di Porta Pia
Incontro di rievocazione e di testimonianza
Cortile Federico II di Palazzo Comunale
spazio antistante la lapide dedicata a Giacomo Pagliari
Lunedì 20 settembre 2021 ore 18,30
Per iniziativa di:
COMUNITÀ SOCIALISTA CREMONESE
ASSOCIAZIONE RADICALE FABIANO ANTONIANI
PARTITO REPUBBLICANO ITALIANO
ASSOCIAZIONE MAZZINIANA
ASSOCIAZIONE ZANONI
L'ECO DEL POPOLO
A.N.P.I.
INTERVENTO ISTITUZIONALE DEL PRESIDENTE DEL CONSIGLIO COMUNALE DI CREMONA, AVV. PAOLO CARLETTI E DEL SINDACO DI STAGNO LOMBARDO, ROBERTO MARIANI
CONTRIBUTO DEI RAPPRESENTANTI DELLE ASSOCIAZIONI PARTECIPANTI