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"Io sono te, tu sei me"

Abbiamo ricevuto e volentieri riportiamo

  19/02/2020

Di Redazione

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Lunedì 24 febbraio 2020 ore 20.45

Crema sala Bottesini ingresso libero

Con Ben Pastor una sera dedicata agli studenti scrittori e al mistero della morte del poeta Federico Garcia Lorca. La scrittrice italo-americana premia i vincitori del concorso letterario organizzato con Fatf e Comitato soci coop e presenta il suo romanzo Canzone del Cavaliere Conversazione con Rachele Donati De Conti Intermezzi musicali di allievi del Folcioni.

Una serata dedicata agli studenti-scrittori che hanno partecipato al Concorso di scrittura sul tema ‘Io sono te, tu sei mè organizzato dal Franco Agostino Teatro Festival, in collaborazione con il Comitato Soci Coop di Crema e il Caffè Letterario di Crema, un tuffo nella storia – e in particolare al tempo della Guerra Civile Spagnola, tra il 1936 e il 1939, con la scrittrice italo-americana Ben Pastor, che è stata il presidente della giuria del concorso, e che presenterà il suo romanzo La Canzone del Cavaliere, il quarto nel ciclo che ha come protagonista Martin Bora, ufficiale dell'esercito tedesco durante la Seconda Guerra Mondiale, membro dei Servizi segreti dell'esercito sempre in bilico tra la fedeltà al giuramento di soldato  e la necessità di opporsi agli orrori del nazismo. Una narrazione storia nella quale l'autrice inserisce una versione alternativa e immaginaria della morte del poeta Federico Garcia Lorca.

Sono, questi, i contenuti del prossimo appuntamento del Caffè Letterario di Crema, che si terrà lunedì 24 febbraio, in sala Bottesini del teatro San Domenico, con inizio alle 20,45 e ingresso libero. Dopo aver premiato i vincitori, la scrittrice sarà protagonista di una conversazione sul suo romanzo e sul suo personaggio con Rachele Donati De Conti. Come sempre, sono previsti interventi musicali di studenti del Civico Istituto Folcioni.

La serata è resa possibile grazie al contributo dell'Associazione Popolare di Crema per il Territorio, della Banca Cremasca e Mantovana, della Sparkasse, della Teicos di Pandino e della Libreria La Storia di Crema.

Hanno partecipato al concorso coltre cento studenti, provenienti anche da fuori provincia di Cremona. Ecco i nomi dei sette finalisti tra i quali Ben Pastor decreterà i vincitori.

Per la sezione Under 14: Paola Allori, della Scuola secondaria di primo grado Giovanni Vailati di  Crema, con il racconto  Empatia; Beatrice Brambillaschi, Scuola secondaria di primo grado Giovanni Vailati di Crema, con  Astronauta rom sulla luna; Silvia Cimato, Scuola secondaria di primo grado Giovanni Vailati Crema, con  Una mela perfetta; Alessandro Cardinali, Scuola secondaria di primo grado Guglielmo Marconi di Dovera con Due amici molto diversi.

Per la sezione Scrittori in erba: Alessandro Acerbi, IIS Galileo Galilei – Liceo delle scienze applicate di Crema, con Forti come una scossa; Valentina Gaia Lorelai Brigo, IIS Racchetti-Da Vinci – Liceo Linguistico di Crema, con Confidenze tra amici; Giorgio Perissinotto, IIS Galileo Galilei – Liceo delle scienze applicate di Crema, con Una mano tesa nel buio.  Durante la serata verrà distribuito il libro con tutti i racconti finalisti.

Ben Pastor, nata a Roma, docente di scienze sociali nelle università americane, ha scritto narrativa di generi diversi con particolare impegno nel poliziesco storico. Nel 2018 ha vinto il Premio Flaiano.

Martin Bora – il detective-agente segreto della Wehrmacht – è qui alle prime armi. Tenente appena nominato è destinato in Spagna, nel 1937, nel pieno della guerra civile. Con la serie dedicata al tormentato e contraddittorio eroe, Ben Pastor ha conquistato gli affezionati del giallo storico. Descrive con minuziosa aderenza la realtà del tempo, però ad essa aggiunge un elemento di invenzione, un «mutante» inatteso. E questo dà ai romanzi il loro marchio originale. Nella Canzone del cavaliere il mutante è Federico García Lorca, l'amico di Buñuel e di Salvador Dalí, che fu l'anima poetica del Novecento spagnolo. Lorca non è stato ucciso dai falangisti a Granada nel 1936, come dice la storia e come fino a un certo momento tutti credono nel romanzo. Si trova l'anno dopo clandestino in Aragona ed è qui che, nonostante la scorta che doveva proteggerlo, un proiettile alla nuca spegne per sempre la sua voce. Un mistero dentro un mistero. Entrambe le parti combattenti, fascisti e repubblicani, tengono nascosta la notizia, in attesa di poter strumentalizzare l'assassinio. Intanto cercano di capire chi è stato e perché: c'è qualcosa negli ultimi versi del poeta, nell'ultimo suo canto? Dell'inchiesta è incaricato il giovane Bora. Dall'altra parte, indaga Philip «Felipe» Walton, americano, maggiore delle Brigate Internazionali. In una folla di personaggi ambigui e di eventi di sangue, dentro l'aridità torrida o fredda degli altipiani della Spagna profonda, tra i due si apre una corsa a risolvere il mistero, che diventa sempre meno una lotta tra nemici e sempre più una disinteressata ricerca della verità.

I romanzi di questa scrittrice, che costruisce la saga di un personaggio ispirato al modello reale nell'attentatore di Hitler, colonnello von Stauffenberg, sono nutriti di una vena tragica che lancia in modo originale un ponte tra il giallo storico e il giallo etico. Il ponte è il personaggio di Martin Bora, tedesco e scozzese di nobili natali, intellettuale raffinato, di profondo sentire umano, amante sfortunato di una donna splendida più conformista di lui, fedele al giuramento e istintivamente antinazista. Così Martin Bora rappresenta il dramma del singolo posto di fronte alla Storia.

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