Ben volentieri segnaliamo ai nostri lettori l'ultimo interessante lavoro del giornalista cremonese Fulvio Stumpo. Che alla normale attività di redattore del quotidiano La Provincia da anni ha affiancato un importante lavoro di testimonianza delle grandi opportunità paesaggistiche e turistiche, nonché delle problematiche del Grande Fiume. Di cui lui, uomo di acquamarina di origini calabresi, si è innamorando, diventando sempre più nel corso degli anni uno dei più accreditati testimoni e cantori della “padanità” a tutto tondo. Di cui scrive, testimonia e divulga nei momenti della sofferenza, derivante dalle perduranti criticità strutturali e dai capricci di origine meteo, e nei momenti ludici e gioiosi.
Mai banale per compiacere livelli bassi di attenzionamento e cattura, sempre molto documentato per i rimandi documentali e storici.
È il caso dell'ultimo (per il momento) nato, intitolato Il Po in Cattedrale, la Grande Piena, con sottotitolo Da Cremona a Casalmaggiore: ci proteggano li santi, pubblicato da CremonaProduce. Attraverso documenti inediti viene descritta la piena di ottobre-novembre 1705, la più disastrosa di tutti i tempi. Il Po e i cavi minori invadono la città facendo crollare case e palazzi (vengono riportati i nomi di tutti i danneggiati dei vari quartieri) l'acqua distrugge gli argini, forma fosse e bodri, sommerge le terre e i paesi da Cremona a Casalmaggiore, uccide uomini, animali e azzera l'economia. E tutto ciò mentre Francesi, Spagnoli e Tedeschi guerreggiano per spartirsi il Cremonese.
C'è da credere che questa messa sotto il proiettore di una delle tante e catastrofiche esondazioni troverà molto interesse nella fascia dei lettori affascinati dal Po sia di quelli che amano l'approfondimento delle vicende storiche del territorio.