Con la Legge 30 marzo 2004 il Parlamento istituiva, il “giorno del ricordo” (volgarizzato, per praticità comunicativa, in un più comodo ma riduttivo “giorno delle foibe e dell'esodo dalle terre giuliano-dalmate”), nell'ovvio intento di sanare un vuoto, oseremmo dire, di memoria nazionale, e di rendere quanto più coesive l'interpretazione e la testimonianza riferita di quei drammatici avvenimenti che attraversarono una parte non trascurabile del ventesimo secolo.
Al netto del portato delle solite polemiche divisive, che non risparmiano l'intangibilità del significato di una ricorrenza entrata, anche grazie alla fervida testimonianza di due grandi Presidenti della Repubblica (Ciampi e Napolitano), il calendario celebrativo dei periodi più recenti ha visto un'ampia adesione.
Pur coi limiti della partecipazione fisica, la ricorrenza verrà degnamente celebrata.
mercoledì 10 febbraio, alle ore 12, al Civico Cimitero
alla presenza delle autorità civili e militari e dei rappresentanti del Comitato di Cremona dell'Associazione Nazionale Venezia Giulia e Dalmazia, sarà deposta una corona d'alloro al monumento ai caduti Giuliano-Dalmati di tutte le guerre. A seguire pronunceranno un breve intervento Laura Calci Chiozzi, Presidente del Comitato di Cremona dell'Associazione Nazionale Venezia Giulia e Dalmazia, e il Presidente del Consiglio Comunale Paolo Carletti.